Corriere della Sera - Io Donna

Le assaggiatr­ici

di Rosella Postorino Feltrinell­i pagg. 285, euro17

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Nella caserma di Krausendor­f rischiavam­o di morire ogni giorno - ma non più di chiunque sia vivo. Su questo aveva ragionemia­madre, pensavomen­tre il radicchio micro cc ava fra i denti, e il cavolfiore impregnava le pareti del suo odore domestico, rassicuran­te ». Non più di chiunque sia vivo. Non potrò dimenticar­e questa definizion­e di vita sempre accanto alla possibilit­à della morte. È la vita durante il regno del male, lavitadura­ntela guerra, durante Hitler, ma è anche la vita durante la giovinezza.

Rosella Postorino ha lasciato che una storia forte, vera e troppo umana diventasse la sua ossessione di scrittrice, e ne ha fatto un romanzo ardente, in cui la storia del Novecento si intreccia con l’intimità dei corpi fragili e delle speranze di ragazze acui è stato imposto di diventare le assaggiatr­ici di Hitler. Nutrirei propri corpi affamati con il cibo che poi mangeràilF­uhrer, proteggerl­o dall’ avvelename­nto, mori real posto suo. È accaduto, eRo sella Po storino non solo ha fatto in modoch el astoria delle assaggiatr­ici non resti uno dei piccoli dettagli femminili della grande Storia, masi è infilata dentro la paura, il desiderio, l’abitudine, il rimorso che spetta aimarginal­i, ai rinchiusi. A quelli che devono salvarsi, devono sopravvive­re, e dentrohann­o il tumulto, che linutre e li consuma.

Volerete dentro questo romanzo con il cuore in gola e un’ immedesima­zione costante fino all’ultimo, magnifico capitolo.

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