Corriere della Sera - Io Donna
CONSERVO IL LIBRO CHE MI HA SALVATO
Quand’ero bambino non c’era neppure unlibroincasamia. Vivevoinunpiccolo bilocale diunaperiferia difficile di Milano, Quarto Oggiaro. Miamadre aveva la quinta elementare, mio padreneppure quella. Ilparco più vicinoacasamiaeralapiùgrandepiazza di spaccio della regione. Giocavo per strada con altri figli di immigrati delsud, comeme. Alcunideimieicompagnidigiocosonofiniti incarcere, altrisonomortidioverdose. Ameha salvatolascuola. Cipassoogni tantoquandovadoatrovaremiamadre. È un edificio prefabbricato in attesa di essereabbattutoperché zeppodi amianto. Lìdentro, facevo la quinta elementare, avevo preso in prestito dalla bibliotecaunlibrodiGiulioVerne. Lo avevo rubato, per la precisione. Ilmio primo libro, un furto. Quarant’annidopotornaiascusarmeneeneregalai alcunideimiei come risarcimento.
I libri mi hanno salvato. Ma non voglio fare la vittima, siachiaro. Lamiavitasarebbestatamoltopiùdifficilese nonfossicresciutoinunagrandecittàdelricconordItalia, se avessi avutoil coloredellapellepiùscuro, se fossi nata femmina. Bambini e bambine così li ho incontrati inAfrica, grazie aCoopi.
IoeCoopi abbiamo la stessa età. Siamonati assieme, a Milano, era inevitabile che prima o poi ci si incontrasse. Per qualche anno ho girato conloronei campi profughi delDarfur, inCiad, inOromia, nella SomaliRegion. Ho visto sgorgare acqua da pompe alimentate da pannelli solari, ho visto costruire capanne da adibire ad aule scolastiche, ho visto operare bambini in ospedali sorti nel nulla.
Di fronte a tuttociòlamiaèunastoriapiccina. Mi è andata bene, diciamocelo. La lezione l’ho imparata dalle ragazze, daibambinichehoincontrato: mi sembravano guerrieriaffamatidivita, inguerrasenzasapereperché. Evitanocampiminati, sfidanocecchini, rischianodiessere rapiti o indottrinati a credi fanatici, pur di andare ascuola. Combattonocontrol’indifferenza, lacorruzione, lafame, ilrazzismo, ipregiudizi. Nonhannoarmi. Io neconoscounapotentissimaper loro: i libri. Lacultura, l’istruzione, l’educazione. La scuola. Conviene anche a noi, qui al caldo del nostro rassicurante Occidente, capirecheemancipareculturalmentequestipiccoliguerrierièilmigliorinvestimentopervincerel’unicaguerra chemi interessa: quella che fa scoppiare la pace. _
( p.s. dopo tuttiquesti anni ilmioGiulioVerneèancora conme, nella libreriadellemiefiglie).