Corriere della Sera - Io Donna
Gli inglesi usavano un termine ancora più paradossale: “Old Maid”, vecchia ragazza
Perquestomisonomessaastudiare. Nonsolosuquando avevamo smessodi essere zitelle. Ma anche suquando avevamocominciatoaesserlo. Perchégiàlaparola, fino all’inizio dell’Ottocento, aveva un altro significato: significava “ragazza”. Damarito. Perchétendenzialmentetutteleragazze loerano. Leprostituteromane, come si raccontainunapoesiadel romano GioachinoBelli(1791–1863),
tentavano di adescare i loro clienti dicendo di essere “zitelle”, ovvero “vergini”. Per lungo tempo, per indicare una donnache, allafine, nonsi era sposata, si dovette premettere l’aggettivo “vecchia” (che nell’Ottocento significava under 30). Nei romanzi nostrani, come
dell’acuta Marchesa Colombi (ossiaMaria Antonietta Torriani, co-fondatrice del
la parolausata è “zitellona”. Gliinglesiavevanountermine ancora più paradossale “Old Maid”, vecchia ragazza. Ne avevano un altro, “Spinster”, che significa letteralmente “filatrice”, poiché le donne che non si sposavano si mantenevanospessolavorandolalana. Micac’era tanta scelta: matrimonio, convento, bordello. Eunaseriedi lavori, ingenereumilieimmancabilmentemal retribuiti. In ogni caso (sto esagerando), perfino la zitella intesa come “nubile cronica” ha una data di nascita. Piùomenocoincidenteconlapubblicazione di (1811) di JaneAusten. Perché fino a quando il matrimonio non è stato unaquestioned’amore (per carità accadeva che, col tempo, ci si innamorasse), non sposarsi non eraunproblema “esistenziale”. Dipiù: quandole scrittrici comeJaneAusten, epoiviavia Charlot-