Corriere della Sera - Io Donna
A lezione di bellezza
La scena è celebre. Festa importante, lei ha diciassette anni ed è il suo debutto nel bel mondo. È in ritardo, in ansia, ma respira e varca la soglia. La prima impressione fu di abbagliata sorpresa. I Salina rimasero col fiato in gola; Tancredi sentì addirittura come gli pulsassero le vene delle tempie... Procedeva lenta, facendo roteare intorno a sé l’ampia gonna bianca e recava nella persona la pacatezza, l’invincibilità della donna di sicura bellezza... . Lei è Angelica Sedara, il Palazzo è quello del Gattopardo nel romanzo di Tomasi di Lampedusa. L’abbiamo letto a scuola, l’abbiamo visto al cinema, con la regia di Luchino Visconti e nell’interpretazione di Claudia Cardinale.
Lei entra e il resto perde colore, all’improvviso. Lei entra e la sua bellezza risplende nello sguardo degli altri, che ammutoliscono, e delle altre che, semplicemente, si arrendono. È Cenerentola nonostante le sorellastre, è Barbie la Reginetta del Ballo per chi, come me, ci ha giocato da ragazzina, è, semplicemente, la giovane sposa che ha sempre sognato l’abito da principessa per il suo giorno più bello.
Ecco, ho sempre pensato che ogni donna, per legge, per magia o per lieto vivere, dovrebbe avere diritto, nella sua vita, ad almeno un “momento Angelica”. Una volta, anche una sola, in cui ti senti davvero bella, senza se e senza ma. Per compensarci di tutti gli altri in cui c’è sempre qualcosa che non va.
Poi è arrivata Amy Schumer, attrice comica americana, icona femminista, che conosce le nostre ossessioni così bene da essere appena uscita negli Usa con I Feel Pretty, mi sento carina. Dove lei è Renee, timida che non si piace mai, che un bel giorno cade, batte la testa e voilà, si sveglia con un’autostima a prova di bomba. Si sente bella, sempre. Sempre Angelica. Indossa l’invincibilità della donna di sicura bellezza e naturalmente vince.
Messaggio: è tutto nella testa. Suggerimento 1: sfogliare il nostro Speciale Bellezza. Suggerimento 2: andare al cinema con le amiche. Il film non è un capolavoro, ma è convincente e spiritoso. Ma soprattutto: crederci, almeno un poco, perché comincia tutto da lì.
Buona lettura