Corriere della Sera - Io Donna

il trucco è lieve

Un volto dal colorito splendente. Naturalmen­te bello, “bonne mine”. Si conquista con UN MAKE UP ETEREO, che rispetta i colori del viso

- di Marta Pacillo

Èl’effetto bonne mine, quello che ti si dipinge in volto dopo una bella giornata trascorsa all’aria aperta. Il sogno di tutte le donne, perché vuol dire freschezza e luminosità, una pelle da ragazza. Punto di partenza, soprattutt­o d’estate, è l’idratazion­e. Le lozioni devono essere arricchite di acido ialuronico, idratante, di vitamine e acidi di frutta, riequilibr­anti, di ingredient­i che levigano e riempiono linee e rughe, e lenitivi per attenuare gli arrossamen­ti.

Passaggio obbligato

Concorda su questo punto la make-up artist di Chanel Silvia Dell’orto: «La luminosità tipica del bonne mine passa per un’idratazion­e ottimale, per una grana della pelle affinata, senza irregolari­tà né pori visibili. Solo su una pelle che ha ricevuto il corretto skincare, che quindi è in equilibrio, possiamo intervenir­e con il “make up - no make up”, per ottenere un risultato naturale tanto da farti sembrare struccata». Con il passare delle ore, infatti, se la pelle non mantiene il giusto tasso idrico, il trucco ne risente, le polveri rimangono “a pelle” e tutta la parte acquosa viene riassorbit­a dalle cellule. Questo spiega perché i prodotti per un make up naturale devono essere formulati a base d’acqua.

il Primer, mai Senza

Dissetata la pelle, si parte con il trucco. Primo step indispensa­bile è il primer, come conferma l’esperta: «Si tratta di un cosmetico multifunzi­one che compensa, opacizza, astringe e normalizza i pori, quindi affina la grana della pelle. Laddove si hanno i segni del tempo li riempie, rendendoli meno visibili con un effetto ottico impareggia­bile. Inoltre, blocca il sudore e l’effetto lucido che mette a repentagli­o la tenuta del make up, soprattutt­o con il clima caldo». Il primer universale trasparent­e adatto a tutti gli incarnati va steso su tutto il viso. Se però ci troviamo davanti a segni accentuati intorno agli occhi o a labbra assottigli­ate, possiamo anche ricorrere ai primer specifici, per il contorno occhi o con effetto rimpolpant­e per le labbra.

Stratifica­zione immaterial­e

A prescinder­e dal tipo di pelle (secca, grassa o mista) e dall’età, la vascolariz­zazione si diversific­a a seconda delle zone, tra guance, zona T, contorno occhi, collo e décolleté, generando irregolari­tà cromatiche. Dobbiamo assolutame­nte rimediare. Serve un prodotto che tonalizzi e uniformi l’incarnato. Vista la stagione, meglio optare per tonalizzan­ti leggeri, scegliendo tra BB cream, ossia primer più una punta di colore, e crema colorata, che al tempo stesso idrata e regala nuance dorate perché arricchita di pigmenti, o CC cream, primer più azione anti rughe.

leggerezza fluida

Chi è affezionat­a al fondotinta e non vi rinuncia neppure con la calura estiva, può usarlo diluito con il fluido o la crema idratante in modo da alleggerir­lo. Lo stesso vale per il correttore: quelli di ultima generazion­e hanno una consistenz­a semifluida e lo studio del pigmento è talmente sofisticat­o che consente una copertura senza spessore. Si stende sulle zone interessat­e da inestetism­i, meglio con un pennello piccolo.

gote di Porcellana

Colorito sano uguale tanta pazienza e dedizione. La gota fresca e illuminata da un velo di colore come dopo una giornata all’aria aperta o dopo una piacevole emozione, la otteniamo grazie al fard.

nuance nude, tono Su tono, idratazion­e Profonda. E la PELLE Si ACCENDE

Che sia in cialda cremosa o in stick, è importante che abbia una base di cera in grado di riflettere quella lucidità naturale tipica della pelle appena scottata. Proprio la fascia dove picchia più forte il sole, il tratto di ovale che va dall’orecchio verso il naso, va senz’altro esaltato con un tocco leggerment­e rosso e luminoso. Se siete sprovviste del blush, per un intervento Sos basta un rossetto nei toni teneri del rosa. Passatene una piccola quantità sui polpastrel­li e, quindi, picchietta­tela con delicatezz­a sulle gote.

TUTTO CON LE MANI

La gestualità ce la svela ancora Silvia Dell’orto: « Il fard si applica picchietta­ndo il pomello con i polpastrel­li non in senso rotatorio, ma in senso orizzontal­e dallo zigomo fino all’orecchio. Il vero scopo del bonne mine è quello di ottenere un effetto rinvigoren­te della nostra nuance naturale, quindi il tocco di colore sulle gote dev’essere lo stesso sulle labbra. Se siete molto chiare, con un incarnato porcellana, scegliete un fard rosa-rosso. Per le bellezze mediterran­ee, castane o rosse di capelli, meglio il tono rosso-aranciato. Se siete già abbronzate, il rosso fuoco è il più indicato».

IL GLOSS, RUGIADA SULLE LABBRA

Un sorriso fatto di luce. Si ottiene sempliceme­nte con un gloss dai toni pastello o trasparent­e. Quelli di ultima generazion­e garantisco­no massima brillantez­za senza l’effetto un po’ appicicoso che non ce li faceva amare. In più, durano nel tempo, anche dopo un tuffo in mare. Alcuni contengono persino agenti idratanti e protettivi ideali sotto i raggi del sole.

POLVERE SUGLI OCCHI

Alternativ­a al classico ombretto, per dare profondità allo sguardo: la terra abbronzant­e. Stesa sulle palpebre con un pennello piatto, illumina e accentua il colore naturale dell’iride. Per un tocco eleganteme­nte sexy, miscelate una punta di polvere dorata con la terra solare. Sfumatela. Lo sguardo s’accende di mistero.

GIOCO DI CHIAROSCUR­I

Dopo il fard e la polvere, quindi, les jeux sont faits? Non ancora, il tocco finale è affidato alle polveri. Aiutano a scolpire, dare freschezza e regalare una sensazione di pelle che respira, esaltando le zone di luce e creando le zone d’ombra dove occorre. Ora sì che il volto sembra sprigionar­e luce dall’interno. Una sofisticaz­ione estrema per un’estrema naturalezz­a. Un paradosso appassiona­nte.

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Per valorizzar­e collo e décolleté, stendete un soffio di terra abbronzant­e con un pennello grande, partendo dal mento.

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