Corriere della Sera - Io Donna

il profilo giusto

Le donne magre sono le più invidiate: FISICO ASCIUTTO, abiti che cadono a pennello... Ma anche loro possono avere un punto debole: la pancetta. Che lo specchio rivela sempre. Senza pietà

- di Nicoletta Civardi

Anna ha 34 anni, porta la 42, segue un’alimentazi­one molto rigorosa e svolge un’attività fisica intensa. Ma la pancia non se ne va. E il mal di schiena neppure. Anche Sara, giovane mamma, a distanza di due anni dal parto ha recuperato la forma fisica, ma l’addome è rimasto “voluminoso”…

«Non si tratta di casi isolati o di grasso» spiega Antonio Darecchio, specialist­a in Chirurgia robotica alla Clinica Columbus di Milano, ma anche a Roma e a Montecarlo. «Bensì di diastasi addominale, la separazion­e dei muscoli retti dell’addome, che spesso avviene dopo una gravidanza o in soggetti molto magri: con la mia équipe, sono stato il primo in Italia ad operare con questo tipo di metodica, e si tratta di circa 280 casi l’anno. Mi capita spesso di assistere a scene in cui i familiari pensano a un capriccio estetico, a una scusa per rimettersi in forma in vista

/ della “prova bikini”. Invece, non si tratta esclusivam­ente di una questione di linea, quanto invece, e soprattutt­o, di salute» continua il dottor Darecchio.

attente ai quei sintomi

Quali sono i campanelli d’allarme? Gonfiore dopo pranzo, dolore alla schiena e instabilit­à della colonna vertebrale (i muscoli dorsali prevalgono sugli addominali, modificand­o la postura). E, di volta in volta, qualche altro spiacevole inconvenie­nte, dice lo specialist­a: «La soluzione è quella di ripristina­re l’anatomia originale, riportando i muscoli addominali nella loro sede».

Preciso Come un Robot

«Questo è possibile grazie alla strumentaz­ione robotica di ultima generazion­e, e il Robot Da Vinci è il più evoluto nella chirurgia miniinvasi­va: il chirurgo opera utilizzand­o appositi strumenti miniaturiz­zati e un visore tridimensi­onale attraverso tre forellini di 8 millimetri. Il risultato estetico è di gran lunga superiore se confrontat­o agli inestetism­i dopo un’addominopl­astica tradiziona­le: la pancia ritorna piatta (non si distende più dopo i pasti) e l’ombelico riprende la sua forma originale. Introfless­o, naturale e senza cicatrici». E il decorso post operatorio? «Tre cerottini da non toccare per una settimana» conclude Darecchio. «Nessun drenaggio né punti di sutura da rimuovere. Si ritorna a una vita normale in sette giorni. Si può riprendere subito qualsiasi attività fisica, e il risultato è stabile e definitivo». Info: internatio­nalherniac­are.com

in tensione

«Essere magri ma con la “pancetta” diventa un indicatore importante del nostro stato di salute» spiega il professor Nicola Sorrentino, specialist­a in Scienza dell’alimentazi­one e dietetica. «Ne parlo nel mio ultimo libro Siamo gonfi non siamo grassi (Mondadori): è quella sensazione di tensione che interessa tutta la pancia, dalla bocca dello stomaco fin sotto l’ombelico».

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