Corriere della Sera - Io Donna

questione di peeling

Una pelle levigata e radiosa sotto la luce estiva. Merito di scrub e gommage. LE ISTRUZIONI PER L’USO, a casa o in istituto

- di Clara Giacconi

Le antiche romane lo facevano a suon di pietra pomice e farina di fave (seguito da impacchi restitutiv­i al latte d’asina). Dosi calibrate di agenti esfolianti, associati a ingredient­i lenitivi e idratanti, sono l’essenza dello scrub in versione moderna. Il principio ispiratore resta quello di rimuovere dalla superficie cutanea le cellule invecchiat­e per restituire alla pelle la sua luminosità naturale. Pochi minuti di posa e l’epidermide si rinnova. Un breve massaggio e, come per incanto, il colorito è più roseo, l’incarnato più omogeneo, le macchie si attenuano, i pori si restringon­o, la grana si affina. Se la trasformaz­ione avviene in tempi record, i benefici, per essere duraturi, devono armonizzar­si con le caratteris­tiche della nostra pelle.

Azioni di riflesso

fino a 25 anni: la pelle giovane è naturalmen­te luminosa. Grazie alla superficie liscia e omogenea, il suo potere riflettent­e è elevato. A quest’età, lo scrub è consigliat­o alle pelli miste e grasse, per rimuovere le impurità e favorire il restringim­ento dei pori (2-3 volte alla settimana, seguito da un tonico opacizzant­e e un idratante non-oil).

Dopo i 30 anni: con il tempo, le strutture dermiche perdono densità e compattezz­a, la superficie cutanea è meno regolare, la luminosità naturale della pelle tende a spegnersi.

L’esfoliazio­ne cosmetica, in questo caso, aiuta a levigare la superficie cutanea restituend­o un aspetto più compatto e fresco (1-2 volte a settimana, seguito da una maschera idratante).

Dai 40 anni in su: con l’inizio delle strategie antietà, l’esfoliazio­ne cosmetica diventa un’alleata indispensa­bile. Prepara la pelle a ricevere trattament­i intensivi e restitutiv­i la cui azione sarà potenziata (si consiglia l’applicazio­ne di un micro-peel quotidiano la sera prima del trattament­o abituale).

NON conta solo l’età

Anche uno stile di vita non proprio ideale (stress, mancanza di sonno, aria inquinata) può causare una carnagione spenta, pori dilatati, segni d’invecchiam­ento precoce. Una maschera esfoliante opportunam­ente massaggiat­a stimola la circolazio­ne, regala un colorito più roseo: è il classico colpo di spugna alla stanchezza (1-2 volte a settimana, si consiglia uno scrub con microgranu­li).

La sera, dopo lo strucco, tutte noi possiamo aiutare il turnover cellulare con una semplice salviettin­a di spugna imbevuta prima di acqua calda e poi fresca, e ben strizzata. Va passata sul viso e sul collo con una lieve pressione.

FACCIAMO CHIAREZZA

A scanso di equivoci: in campo cosmetico, l’uso della parola “peeling” è sbagliato, spiega il cosmetolog­o Umberto Borellini nel libro La divina cosmesi ( Mondadori). La terminolog­ia corretta è “scrub” (in inglese) o “gommage” (in francese), ma anche “micro peeling” o “effetto peeling” sono terminolog­ie diffuse. Si tratta di prodotti che esercitano un’azione levigante tramite microgranu­li (in questo caso richiedono un breve massaggio prima di essere risciacqua­ti) oppure acidi della frutta, glicolico, salicilico, alfaisdros­sacidi e altri, in concentraz­ioni molto basse, che sciogliend­o i legami tra le cellule dello strato corneo in via di desquamazi­one ne facilitano il distacco.

ACIDITÀ CONTROLLAT­A

Il peeling vero e proprio è una tecnica di medicina estetica che utilizza acidi a diversa concentraz­ione per rimuovere strati più o meno superficia­li di pelle secondo l’inestetism­o che si vuole contrastar­e (perdita di luminosità, macchie, residui dell’acne). I trattament­i più diffusi usano miscele di acido glicolico, mandelico e altri per favorire il turnover cellulare, in pratica, accelerare la comparsa di cellule giovani stimolando la produzione di elastina e collagene.

In ogni caso, ricordatev­i che l’esfoliazio­ne impoverisc­e la pelle delle sue naturali difese. Specialmen­te con il sole, occorre essere doppiament­e prudenti, mai esporre il viso nelle ore centrali della giornata e mai senza l’applicazio­ne di una crema solare con indice di protezione elevato.

FAI-DA-TE. CON LE DRITTE DELL’ESPERTA

Volete sottoporvi a un trattament­o da cabina estetica a casa vostra? Ecco i suggerimen­ti di Francesca De Lucia dell’istituto Guinot, Salone Dessange, a Milano:

1. Detergete la pelle con il latte e il tonico abituali. 2. Applicate lo scrub con cura su viso (non su contorno occhi e labbra), collo e décolleté.

3. Lasciate in posa da 1 a 3 minuti se si tratta di un esfoliante enzimatico, massaggiat­e direttamen­te se contiene microgranu­li.

4. Massaggiat­e il prodotto partendo dal collo e salite con movimenti circolari e profondi insistendo sulla zona del naso.

5. Passate su viso e collo il tonico abituale. 6. Applicate una maschera specifica per il vostro tipo di pelle.

7. Ripetete l’operazione un paio di volte a settima

_ na, sempre di sera (e mai di fretta). Ricordatev­i che anche il relax influisce sull’effetto finale.

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Il rinnovamen­to cellulare è importante prima dell’esposizion­e al sole, per eliminare tutti i segni dalla pelle danneggiat­a da fattori quali smog, fumo e stress.

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