Corriere della Sera - Io Donna

roberta vinci

- di Chiara Maffiolett­i

Ha conquistat­o Wimbledon (in coppia con Sara errani). HA BATTUTO SERENA WILLIAMS: “Beh, sì, era nervosetta”. ora, a 35 anni, ROBERTA VINCI urla a tutto il mondo che è felice di appendere la racchetta al chiodo. Perché il TENNIS le ha dato il SUCCESSO, ma adesso sceglie una vita meno adrenalini­ca. e una grande famiglia

ne sono convinta. Non ho avuto mai nemmeno un dubbio da quando ho capito che era il momento giusto per dire basta.

Quando è successo?

Già alla fine dell’anno scorso volevo ritirarmi. Però non volevo farlo con un comunicato, non mi sembrava giusto né nei confronti di una carriera così importante, né nei confronti di tutte le persone che mi hanno seguita e supportata in questi anni. E così ho pensato che sarebbe stato bello salutare al Foro Italico, come è stato.

Ha 35 anni e chiude la carriera. Non le fa un po’ impression­e?

In realtà sono contenta. Non credo ci sia un’età giusta per compiere certi passi, specie nello sport. Nel tennis, in particolar­e, puoi scegliere di smettere quando vuoi. Quello che conta è che in questi mesi non ho mai avuto un ripensamen­to. Era davvero tempo di cambiare pagina, nella mia vita.

Come lo farà? Ha già delle idee?

No, non so bene quello che farò ma mi piace pensare che sarà sempre nell’ambito del tennis. Valuterò le proposte che mi arriverann­o... se mi arriverann­o. Nell’immediato mi godo il relax, che in questi anni è mancato.

È pesante la vita della sportiva?

Se fai agonismo è difficile staccare veramente. Si gioca quasi tutte le settimane e, anche quando non sei in un torneo, la tua testa è proiettata nel prossimo: si è sempre concentrat­i.

Quandohaca­pito che lo sport sarebbe diventato il suo lavoro?

Nel tempo. Di certo non lo immaginavo in partenza. Da piccola, quando ho iniziato, verso i 12 anni, mi sono resa conto che ero bravina... Poi sono arrivate le competizio­ni, le vittorie. Diciamo che verso i 16/17 anni ho cominciato a sperarci davvero.

Quali momenti della sua carriera non dimentiche­rà?

Penso a tante vittorie... Il trionfo in doppio con Sara Errani a Wimbledon, nel 2014. Siamo state le prime italiane a vincere il torneo. Poi, certamente, quando ho battuto Serena Williams agli Us Open, nel 2015.

Una vittoria storica, che ha infranto il sogno del Grande Slam della sua rivale...

In effetti, non l’aveva presa benissimo. Né durante, né nel post partita. Era molto nervosa, ma la capisco: si giocava tutto, c’erano un sacco di pressioni e aspettativ­e su di lei e di certo non immaginava una delusione così.

E invece è successo. Parlare delle vittorie è semplice, ma come si gestiscono le sconfitte?

Ho imparato a farlo solo nel tempo. All’inizio ci rimanevo malissimo, mi abbattevo. Negli anni ho imparato a viverle in maniera più luci-

“Ho imparato solo con il tempo a gestire le sconfitte. Nei primi anni ci restavo malissimo. Poi le ho accettate”

da, e quando capitava di perdere pensavo già a tornare in campo per allenarmi in vista della sfida successiva. Le devi accettare, perché questo, alla fine, è un gioco: si vince e si perde, tanto vale cercare di prenderla con positività.

È una lezione che riesce ad applicare anche fuori dal campo?

Sì e no. Spesso miarrabbio, ci resto male quando qualcosa non va come vorrei. Non sempre sono così brava come nel tennis.

La competizio­ne - specie in un Paese come il nostro - è più spesso associata agli uomini. Ha mai avvertito dei pregiudizi di genere?

In realtà noi donne sappiamo essere molto, molto competitiv­e... Prima che una tennista molli un punto è disposta a tutto. Si tratta di uno sport molto competitiv­o: sei tu contro un’altra persona e non esiste il pareggio. La differenza, più che il genere, la fa il carattere di ognuno.

Le tenniste sono spesso notate anche per il loro look...

In campo siamo molto femminili, curiamo il fisico e l’outfit. Credo sia un bel messaggio.

A volte però, in questo modo, l’immagine sovrasta la competizio­ne, no?

La tennista da sempre gioca in canottiera e gonnellino: mostra i muscoli delle gambe, le braccia. Il mio vezzo è non tagliare i capelli perché mentre gioco mi piacciono raccolti. Non impazzisco per le gonne troppo corte ma non ci vedo nulla di male.

Cosa pensa delle sue colleghe che, pur non essendo così brave, sono diventate famosissim­e perché belle?

Sì, gli esempi ci sono... Che dire, beate loro. Sfruttano un’altra qualità, va bene così.

Diverse ex tenniste si sono invece buttate nello spettacolo. È una scelta che potrebbe fare anche lei?

Non lo so, dipende... Non saprei bene cosa sarei capace di fare. Diciamo che mi vedo più come allenatric­e...

Il momento più difficile?

Quando mi hanno operata al ginocchio e non sapevo se sarei tornata come prima.

Vorrebbe dei figli?

Sì, nel futuro mi piacerebbe mettere su una grande famiglia.

L’insegnamen­to più forte del tennis?

Che non bisogna mai mollare. Anche nei momenti negativi bisogna sempre pensare che

_ si può affrontare tutto. Perché in un attimo si può ribaltare il risultato.

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 ??  ?? Sopra, Roberta Vinci con Flavia Pennetta, 36 anni. giocano l’una contro l’altra nella storica finale degli Us Open del 2015. Vincerà Flavia in due set (7-6, 6-2).
Sopra, Roberta Vinci con Flavia Pennetta, 36 anni. giocano l’una contro l’altra nella storica finale degli Us Open del 2015. Vincerà Flavia in due set (7-6, 6-2).
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del 2015. A destra, lo storico trionfo in coppia con Sara Errani,
31, a Wimbledon, nel 2014.
Sotto, la vittoria contro Serena Williams, 36 anni, agli Us Open del 2015. A destra, lo storico trionfo in coppia con Sara Errani, 31, a Wimbledon, nel 2014.
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 ??  ?? Nella foto grande, Roberta Vinci, 35 anni, nata a Taranto, in campo contro Kristina Mladenovic ai quarti di finale degli us Open 2015: la vittoria va all’italiana. Qui accanto, durante l’ultimo match agli Internazio­nali BNL di Tennis, a Roma, al...
Nella foto grande, Roberta Vinci, 35 anni, nata a Taranto, in campo contro Kristina Mladenovic ai quarti di finale degli us Open 2015: la vittoria va all’italiana. Qui accanto, durante l’ultimo match agli Internazio­nali BNL di Tennis, a Roma, al...
 ??  ?? Caroline Wozniacki danese, 27 anni, n. 2 al mondo.
Per Forbes nel 2018 è la sportiva più influente al mondo. Celebre la sua cover senza veli su Espn, nel 2017.
Caroline Wozniacki danese, 27 anni, n. 2 al mondo. Per Forbes nel 2018 è la sportiva più influente al mondo. Celebre la sua cover senza veli su Espn, nel 2017.
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(ma il papà Sergio, che è anche il suo allenatore, è argentino), 26 anni, dopo aver litigato con la Federazion­e tennis ha appena fatto pace, e può tornare “azzurra”.
Camila Giorgi italiana di macerata (ma il papà Sergio, che è anche il suo allenatore, è argentino), 26 anni, dopo aver litigato con la Federazion­e tennis ha appena fatto pace, e può tornare “azzurra”.
 ??  ?? Maria Sharapova Russa, 31 anni, regina a Wimbledon a 17, ha pubblicato Inarrestab­ile. La mia vita fin qui (Einaudi). È stata per 11 anni l’atleta donna più pagata al mondo.
Maria Sharapova Russa, 31 anni, regina a Wimbledon a 17, ha pubblicato Inarrestab­ile. La mia vita fin qui (Einaudi). È stata per 11 anni l’atleta donna più pagata al mondo.
 ??  ?? Angelique Kerber Tedesca, 30 anni, è cresciuta con il mito di Steffi Graf. il suo anno d’oro è stato il 2016: ha vinto australian open, l’us open e anche l’argento olimpico a Rio.
Angelique Kerber Tedesca, 30 anni, è cresciuta con il mito di Steffi Graf. il suo anno d’oro è stato il 2016: ha vinto australian open, l’us open e anche l’argento olimpico a Rio.
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Spagnola, 24 anni, vincitrice a Wimbledon nel 2017. Ha sfilato elegantiss­ima sul red carpet all’ultima notte degli oscar.
Garbiñe Muguruza Spagnola, 24 anni, vincitrice a Wimbledon nel 2017. Ha sfilato elegantiss­ima sul red carpet all’ultima notte degli oscar.

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