Corriere della Sera - Io Donna

I giovani oggi si innamorano sul web. Ma non si può dire sia sbagliato. vivono il loro tempo, con i loro tempi. diversi dai nostri

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relazioni entrano in crisi perché, secondo gli uomini, le donne smettono di essere “le ragazze che avevano conosciuto”; mentre secondo le donne, gli uomini non diventano quasi mai “i ragazzi che avevano sperato”. Si vive, insomma, il cambiament­o del partner come un tradimento delle aspettativ­e. «Nella vita capita di incontrare persone che ti dicono che ti ameranno solo se resterai per sempre quello dell’inizio. E invece così l’amore non funziona, perché rispettare il cambiament­o dell’altro significa rispettare anche il proprio. La parola “tradimento” condivide la stessa radice semantica di “tradurre” e “portare”: rappresent­a una verità che ti viene condotta davanti e, quando ce l’hai, devi decidere cosa farne». L’amore non vuol dire rinunciare a se stessi. «Anzi, in una sana relazione significa diventare davvero se stessi» prosegue. «Significa deporre le armi, far arrivare qualcuno oltre la tua distanza di sicurezza. Sarà in assoluto la persona che potrà farti più male, certo. Ma se decidi di non correre questo rischio, di sicuro ti proteggi, ma ti perdi tutto il resto».

tra social e graffiti

Le relazioni al tempo dei social, d’altra parte, aprono orizzonti inediti. Una ricerca dell’organizzaz­ione non profit anglosasso­ne Internet Matters ( internetma­tters.org) ha rivelato che il 20 per cento dei ragazzini tra gli 11 e i 16 anni preferisce avere storie d’amore solo sul web, senza mai incontrars­i. Il rischio, certo, è che si perdano molto. Ma questo non vuol dire che l’amore come lo conosciamo noi sia finito. Sono cambiati i modi, questo sì. «I giovani non sanno nulla delle nostre esperienze, ma anche i nostri genitori non sapevano niente di noi», sottolinea Bussola. «I giovani sono sempre adatti al loro tempo. Se oggi hanno nuovi strumenti, se hanno i social, va bene così. Anche perché, basta guardarsi intorno: ci sono ancora le scritte d’amore sui muri delle stazioni, incise sui tavoli di legno dei pub, sulle pan

_ chine. I giovani vivono il tempo». E sembrano disposti a innamorars­i ancora.

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