Corriere della Sera - Io Donna

L’estate prima delle medie

- Cristina Lacava

«Prova a infilarti un paio di mutande in testa e siediti a tavola con i tuoi genitori. Così ti sentirai nei primi giorni di scuola media: al centro dell’attenzione». Si apre con questo “esercizio” il libro di Annalisa Strada, scrittrice e insegnante in una scuola media di Adro (Bs), 101 cose da fare per andare alle medie e uscirne vivi ( Deagostini), indirizzat­o ai bambini e ai genitori. Nel suo lavoro, l’autrice ha visto che peri più piccoli non è facile adattarsi alla diversa organizzaz­ione scolastica, ai nuovi criteri di valutazion­e, e soprattutt­o a tanti insegnanti. «Gli adulti, intorno, continuano a ripetere: stai diventando grande, cambierai... I bambini vanno in ansia. Il mio consiglio è di utilizzare i tre mesi di vacanza per fare delle prove di crescita e acquisire autonomia. Sempre attraverso il gioco e l’ironia», dice l’autrice. Per imparare ad adattarsi alle novità, per esempio, si può provare a dormire senza cuscino, e vedere che effetto fa. Per superare le proprie paure, cosa c’è di meglio di vedere fino in fondo lo stesso filmhorror che l’ultima volta era sembrato spaventoso? Un gioco che insegna a far fronte agli imprevisti è quello di mettersi lo smalto sulle unghie, e poi togliersel­o rapidament­e. L’equilibrio nella vita è fondamenta­le, ma non facile da trovare: ci si può esercitare camminando con una barchetta di carta in testa. Crescere, infine, vuol dire accettare gli errori, e i primi brutti voti alle medie. «Se giocate a carte con gli amici, cercate di perdere, e vedete come va. Non succede niente di catastrofi­co. Lo ripeto sempre ai miei alunni: non dovete avere timore. Dagli sbagli si impara».

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