Corriere della Sera - Io Donna

Sulle note dei sogni

In cartellone omaggi alle icone del '900

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cinquant’anni fa l’assassinio di Martin Luther King, uno dei momenti più bui della storia americana. Non a caso il Ravenna Festival - da sempre attento e sensibile indagatore di eventi e protagonis­ti del Novecento - ha scelto come titolo dell’edizione 2018

We have a dream. Ajò fat un sogn, parafrasan­do il discorso che il reverendo King pronunciò il 28 agosto 1963, e ha costruito un programma ricco di appuntamen­ti tra cui molti dedicati alla musica americana. Un’occasione per ascoltare le “improvvisa­zioni” di Keith Jarrett e Philip Glass eseguite dal duo pianistico Dennis Russell Davies e Maki Namekawa (17 giugno), l’omaggio dell’orchestra sinfonica della Rai, diretta da James Conlon, a Leonard Bernstein (7 luglio), Ute Lemper che in

Glamour and Rage in America canta sui versi e le musiche di Bob Dylan, Cole Porter e Tom Waits (16 luglio), per assistere al live show dell’american Utopia Tour di David Byrne (19 luglio). Non mancate Tango Glaciale Reloaded (nella foto) il progetto che mescola danza, immagini e sonorità di Mario Martone (1 luglio),

Storia di un’amicizia, ispirato alla tetralogia

L’amica geniale di Elena Ferrante, del collettivo Fanny & Alexander (5 luglio), l’eclettico e sempre affascinan­te galà Roberto Bolle and Friends (il 22 luglio). Ravenna, diverse sedi, fino al 22 luglio. ravennafes­tival.org

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