Corriere della Sera - Io Donna
aromatizziamola a casa
Le acque aromatizzate sono parvenze di peccato. Sembrano bibite ma non hanno zucchero, sono colorate ma dalla frutta o dal basilico che si lasciano in ammollo.
Vanno di moda in america e da un po’ anche in italia, magari servite nelle caraffe coreografiche, dal cui vetro occhieggia l’arancio, il giallo o il verde degli ingredienti. Ma si lasci perdere la convinzione di aver prodotto una spa water. Definizioni come “infuso antiossidante alle more” sono disinvolte: non ha fondamento immaginare che le qualità nutrizionali degli alimenti a bagno possano trasferirsi in massa nel liquido al punto da incidere sulla salute.
L’acqua aromatizzata è quanto dice il nome: acqua con l’aroma leggero di uno o più vegetali, l’alternativa alle bevande gassate e caloriche da preparare a casa in quattro e quattr’otto.
Usare frutta fresca
Mai surgelata e mai troppo matura, lavata con cura e tagliata a fette o tocchetti non spessi.
Non serve esagerare
Per esempio, cinque pezzetti di anguria possono essere sufficienti per un litro d’acqua. Parsimonia con le erbe aromatiche. L’anguria si sposa bene con la menta, l’ananas con la salvia, i mirtilli con il rosmarino.
Utilizzare acqua fredda
un litro a infusione. Riporre il liquido con gli ingredienti in un barattolo o in una caraffa chiusi in frigorifero.
Il tempo minimo d’infusione
un paio d’ore in frigorifero, meglio però allungarlo a cinque-sei.
Per gli agrumi, invece, non dovrebbe superare le quattro ore, perché la buccia rende l’acqua più amara.
L’acqua può essere filtrata
Meglio farlo, prima di berla. gli ingredienti di solito non si mangiano.
L’acqua all’anguria
È tra le più gettonate in estate; il kiwi è uno dei frutti che funzionano meno.