Corriere della Sera - Io Donna
L’ARCIPELAGO DELLE MERAVIGLIE
Labirinti di pietra, fondali cristallini e profumo di spezie: una manciata di isole affascinanti, una destinazione magica tra le perle dell’oceano Indiano
Atmosfera, magia e sogno s’intrecciano all’ora del tramonto a Stone Town, il luogo più affascinate dell’isola di Unguja (Zanzibar in Kiswahili, la lingua ufficiale della Tanzania). Un labirinto di pietra tra case e antichi palazzi. Donne avvolte in morbidi veli. Volti intensi, che riassumono la storia della popolazione. Aromi sensuali. Tutto riporta indietro nei secoli quando Zanzibar era la porta d’africa. Echi lontani ancora rimbalzano nel centro storico tra i portali intarsiati e impreziositi da borchie d’ottone, simboli di importanza e ricchezza dei proprietari tra il Palazzo delle Meraviglie e quello del Sultano, il Forte Arabo e il Vecchio Dispensario, sul lungomare. È piacevole passeggiare al calar del sole lungo Shangani Street, tripudio di abiti africani, oggetti d’artigianato e vetrine di tanzanite, e i Forodhani Gardens, non lontano dalla House of Spices (albergo e ristorante), mentre dal vecchio porto salpano i dhow (le tradizionali barche a vela arabe) da carico che fendono l’acqua.
Fuori Stone Town piantagioni di spezie, palme da cocco, spiagge. Il colore dell’oceano cambiasempre: blu, celeste, giada, ametista. I lidi migliori s’incontrano nelle due estremità opposte dell’isola. A nord, vicino al villaggio di Nungwi, o nella punta meridionale, dove può accadere di fare quattro bracciate circondati dai delfini (info: zanzibarquest.com). Tra le spiagge più belle, quella tropicale di Paje: sabbia bianca, palme e mare turchese, a 10 km dal Rock Restaurant, su uno scoglio nel mare. Le coste orientali sono quelle battute dai turisti dei villaggi. Gli isolotti intorno a Unguja, svelano il fascino africano di questi coriandoli di terra profumata. E poi i fondali corallini dell’isola di Chumbe ( chumbeisland.com), le testuggini giganti di Aldabra a Changuu Island importate secoli fa dalle Seychelles e il faro dell’isola di Tumbatu. Una destinazione magica, tra passato e presente, cultura cosmopolita, storia, architettura, spiagge e barriere coralline. Da vivere in due. Ornella D’alessio