Corriere della Sera - Io Donna
Vivere come Gisele BÜNDCHEN (a colazione)
(Marsilio). «Niente di tutto questo somiglia a una barca da venti metri o a un jet privato, ma è, dal punto di vista della vita quotidiana, sostanziale». E proprio perché nell’amministrare il budget giornaliero di tempo/denaro le donne sono espertissime, tocca a loro, più o meno consapevolmente, essere il motore della trasformazione, incarnare il trend: le idee fanno più status dei prodotti. Prendiamo la maternità. Nel ventunesimo secolo dopo le balie e dopo decenni di latte artificiale, l’allattamento al seno è diventato una questione di classe. «Il fatto che richieda perseveranza, comporti scomodità e in alcuni casi sofferenza fisica non fa che accrescere il suo status sociale» sostiene la scrittrice Pamela Druckman. «Lo praticano donne con un alto livello di istruzione e reddito ed è collegato a una quantità di servizi: yoga pre e post-parto, corsi per genitori, musica e nuoto per mamma e bebè, cliniche baby friendly». È soltanto l’inizio. Poi c’è l’alimentazione. In America regna Whole Foods. In Italia il boom di Slow Food, Eataly e di gruppi come Cortilia e Bioexpress che, distribuendo prodotti “direttamente dalla campagna”, dimostrano una verità incontrovertibile: il cibo selezionato e controllato è salito di valore nella top ten aspirazionale. Guai a non sapere che cos’è la pastinaca (una radice bianca e carnosa, ndr)! Come ironizza l’antropologo Marino Niola, siamo passati «da Dio a bio». Mangiare un’insalata con ingredienti tracciabili significa mangiare anche «una visione della società».
I club vendono il fitness come uno stile di vita agiato. L’iscrizione a un centro benessere e l’aspetto fisico sono diventati indicatori di status, mostrano al mondo che il tempo libero non viene “sprecato”, ma “investito” per rimanere in forma.
Praticare cardio fitness tre volte la settimana cambia il corpo, e si nota. Malignamente segnala il Newyorkobserver: «Le donne che frequentano questi corsi hanno un fisico diverso da quelle che non li frequentano. E se qualcuno teme che il mondo non sappia quanta fatica costa quest’agiatezza, c’è l’healthy selfie scattato a fine lezione da postare sui social». Ma non basta. Gli stili di vita dei contestatori sono diventati espressione di una condizione socioeconomica elevata.