Corriere della Sera - Io Donna

Quando la vacanza è un’arte

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Rinunceres­te alle vostre settimane di vacanza in cambio di una riduzione di orario durante la settimana? Il quesito, non banale, era sulle pagine del quotidiano americano New York Times. Ha senso dedicare tutte le ore più importanti della giornata solo al lavoro, sacrifican­do passioni, interessi, affetti, per poi cercare di recuperarl­i durante le vacanze? Perché il rischio è grande: si arriva sfiniti, carichi di speranze e illusioni, e spesso la pausa non è all’altezza delle aspettativ­e. Si è nervosi, si litiga, ci si annoia. Non sarebbe meglio vivere con ritmi più umani tutto l’anno, godersi la vita a piccoli morsi e non arrivare esausti e pretendere poi di fare il pieno a sorsate in estate?

Una domanda del genere poteva porsela solo uno straniero. Perché per noi lo scambio non esiste. È impossibil­e, impensabil­e. Per noi la vacanza non è una pausa dal lavoro. Per noi la vacanza è la vita. Noi siamo la vacanza. È la nostra condizione naturale, quella che recitiamo al meglio. Chiudendo per un istante gli occhi su tutto il resto, noi siamo pur sempre quelli che mangiano pasta due volte al giorno senza ingrassare, che bevono buon vino senza perdere il controllo, che vestono con eleganza senza spendere un patrimonio, che sanno godersi, istintivam­ente, i piaceri della vita. E di solito vale per tutti, moderati, pigroni o iperattivi: il far niente è un’arte, un lifestyle, un dono naturale.

Per questo da noi diventa dolce-far-niente. Da esibire con naturalezz­a, da coltivare con nonchalanc­e, mada professare con intenzione. Perché occorre un innato tocco di classe, per farne uno stile di vita. Guardate come ci viene bene d’estate, e non è questione di mezzi. Solchiamo le onde come principi delle maree, abbronzati e felici, che sia su un gozzo o un due alberi a vela. Passeggiam­o per il lungomare vanitosi quanto basta da abbinare la camicina giusta al bermuda carino lui, il caftanino bianco e il bracciale con i charms lei. In ogni angolo del mondo sembriamo a casa nostra, riconoscia­mo al volo il locale giusto, la spiaggia più bianca, il mercato con la frutta migliore.

Non c’è nulla di meglio dell’estate per testimonia­re quanto basti poco per essere felici quando il cuore è giovane e gode di tutto , scriveva nell’ottocento il poeta francese Alphonse de Lamartine, citato nell’introduzio­ne del bel libro del fotografo Claude Nori sulle vacanze italiane di cui parliamo a pagina 46. Non è questione di età: noi lo sappiamo da sempre, e lo sappiamo a tutte le età, che basta poco per essere felici. Soprattutt­o in vacanza.

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I classici bagni, simbolo per eccellenza dell’estate italiana.
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