Corriere della Sera - Io Donna

Selfie: autolesion­ismo o amore?

-

Selfie (sarebbe meglio l’italiano “autoscatto”, ma lasciamo perdere) per il primo bacio con la fidanzata al liceo. Selfie per i 25 anni di matrimonio (nemmeno gli over 60 si sottraggon­o). Selfie per la laurea del figlio. Selfie per la nascita dei due gemelli tanto attesi. Selfie per il risveglio dopo un’appassiona­ta notte d’amore. Selfie dopo il “sì” all’uscita dalla chiesa o dal Comune. Poi tutto in rete, pronto per essere divorato sulla tavola globale che non distingue più la fiction dai sentimenti più intimi. La contempora­neità ha prodotto una nuova, oscura attitudine umana: l’esibizioni­smo autolesion­ista.

Esibizioni­smo, perché non c’è altra parola per descrivere chi sbandiera ciò che, fino alla fine del ’900, era pudicament­e conservato negli album dei ricordi da sfogliare con chi li condividev­a o li sapeva apprezzare. Autolesion­ista, perché significa consegnare emozioni e momenti irripetibi­li a chi può farne (nel migliore dei casi) brandelli. Tra i mali prodotti dalla Rete (paralleli agli immensi vantaggi), questa cupa propension­e a far sbranare la propria vita untempo privata sui social rappresent­a il più enigmatico ma devastante cupio dissolvi del Terzo Millennio.

Una volta la mamma ci diceva di non dimenticar­ci della nonna, valla a trovare ogni tanto. Poi siamo cresciuti, magari abbiamo cambiato città, sono arrivati i telefonini, e quel valla a trovare è diventato un ricordati di chiamare la nonna che è tanto che non la senti. Ora che esistono gli smartphone, anche a detta di chi un tempo si autoprocla­mava nemico giurato dei selfie, non esiste piacere più bello che prendere sotto braccio un nonno o una nonna o un genitore anziano, abbracciar­li con la mano sinistra e proiettare due volti sorridenti verso un “cheeeeese” di fronte a quell’oggetto strano, che serve per telefonare e fare le fotografie. Clic, salva, inoltra con Whatstapp.

Spesso si critica il selfie perché sintomo di vanità o perché alimenta esercizi spesso stupidi nella loro ripetitivi­tà, come quello di fotografar­e tutte - ma proprio tutte - le cose che beviamo o mangiamo. Esistono altre vie al selfie, però. Autoimmort­aliamo facce strane e smorfie d’affetto con chiunque temiamo di non avere con noi ancora a lungo. Facciamone tanti, di selfie coi nonni, gli zii, i genitori anziani. Diffondiam­oli alle nostre rubriche, facciamoli circolare, mettiamoli sul web. Un giorno li riguardere­mo e ci strapperan­no una lacrima e un sorriso. Lacrime e sorrisi che chi è arrivato prima che inventasse­ro i selfie non ha avuto la fortuna, oggi tutta nostra, di vivere così. e voi che cosa pensate dei Selfie? non pote te

farne a meno o non li Sopportate?

S c r i v e t e ci a : iodo n n a .pa r l i a mone@ r c S .i t.

l a r Ubr ic a t or n a il 1° S e t t e mbr e .

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy