Corriere della Sera - Io Donna

Per l’emicrania non c’è parità di genere

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Le donne soffrono di emicrania molto più degli uomini, sottolinea un documento della Sin (Società di Neurologia, neuro.it) sul mal di testa al femminile, che rivela come il 60-70 per cento delle pazienti abbia attacchi correlati al ciclo. «Il 14 per cento delle donne poi sta male solo prima o durante le mestruazio­ni; la causa principale è il periodico calo degli estrogeni in questa fase» spiega Gianluigi Mancardi, presidente Sin. «Si tratta di pazienti molto sensibili alle fluttuazio­ni ormonali, che spesso migliorano una volta in menopausa, quando gli ormoni sono più stabili».

In un caso su due l’emicrania si attutisce anche nel primo trimestre di gravidanza, in tre su quattro nei mesisucces­sivi. In caso di attacchi durante l’attesa occorre chiedere consiglio al medico, indispensa­bile per gestire il problema anche in allattamen­to perché non tutti i farmaci vanno bene. «Se l’emicrania si presenta per più di quattro giorni al mese servono una terapia preventiva e untrattame­ntodell’attacco, per evitare cheil problemadi­venti cronico escongiura­re l’abuso di medicine. Una su tre soffre di emicrania con aura, cioè ha sintomi neurologic­i transitori prima o durante la crisi (disturbi visivi, formicolii, difficoltà di parola): in questi casi il rischio di ictus, pur essendo basso, è doppio rispetto al normale. È perciò essenziale ridurre altri fattori di pericolo come ipertensio­ne, diabete, obesità, colesterol­o e trigliceri­di alti, evitando le pillole contraccet­tive ad alto contenuto di estrogeni». Elena Meli

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