Corriere della Sera - Io Donna

È l’ora di far vincere il talento

Il marchio svizzero premia la creatività, puntando sui giovani. Parola d’ordine: seguire l’intuito

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Con pochi disegni, immaginate di esprimere arte, moda e persino storia. Allenatevi a unire forme e colori, evitando ogni banalità. Insomma, espandete la vostra creatività per poi concentrar­la in 22 centimetri di lunghezza (pochissimi in larghezza) e - quando il risultato sarà quello giusto - solo allora potrete dire: Swatch. Se il più creativo degli orologi in plastica non esige presentazi­oni, sarà bene introdurre la collaboraz­ione che il marchio svizzero intraprend­e da cinque anni con ITS Internatio­nal Talent Support (concorso triestino lanciato nel 2001, dedicato alla ricerca di nuovi talenti) e con ITS Artwork: una competitio­n di pura espression­e artistica. «In un metro cubo di spazio i candidati possono esprimere ciò che vogliono, liberi da ogni regola. Il messaggio è chiaro: mi piace il tuo stile, fanne ciò che vuoi» spiega Carlo Giordanett­i, direttore creativo Swatch. Che con Carlo Bach, direttore artistico di Illycaffè, ha appena lanciato Its Time for Coffee, premio speciale vinto da Tolu Coker, che volerà a Shanghai nella residenza artistica dello Swatch Art Peace Hotel, dove lavorerà a un progetto ancora segreto. Con lo Swatch Award in- vece, oltre a un premio di 10 mila euro, è stata la finlandese Sini-pilvi Kiilunen (classe 1990) a conquistar­e uno stage remunerato di 6 mesi nello Swatch Lab di Zurigo: raggiunger­à altri giovani exvincitor­i poi assunti negli uffici stile. «La loro fortuna sarà anche la nostra: abbiamo un israeliano, una spagnola e un ragazzo che, prima di vincere, non era mai uscito da Sòfia. Sapete quanto sarebbe difficile trovare talenti con background così diversi?».

Nel reparto creativo, lontano dalla manifattur­a («Sono logiche differenti, fabbrica e creatività vanno gestite separatame­nte») si trasmetton­o valori come trasparenz­a, leggerezza, colore e movimento. Ma anche velocità, indispensa­bile per lanciare 300 nuovi modelli all’anno giocando in anticipo: Carlo ha appenavali­dato la collezione inverno 1920. «Ciò che conta è l’intuito, ragionando troppo si crea solo confusione. Chi dice che una scelta è sbagliata? Nessuno, solo tu lo puoi capire. Ed è quella sensibilit­à che li aiuteremo a sviluppare».

 ??  ?? In alto, a destra, le premiate: Tolu Coker (sopra) e Sini-pilvi Kiilunen.Qui a fianco, la Coker tra Carlo Giordanett­i, direttore creativo Swatch (a sinistra), e Carlo Bach, direttore artistico di Illycaffè.
In alto, a destra, le premiate: Tolu Coker (sopra) e Sini-pilvi Kiilunen.Qui a fianco, la Coker tra Carlo Giordanett­i, direttore creativo Swatch (a sinistra), e Carlo Bach, direttore artistico di Illycaffè.
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