Corriere della Sera - Io Donna

Occhio all’indice glicemico

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La guerra ai tumori si combatte (e si vince) a tavola: i cibi ad alto indice glicemico, come pane e pasta non integrali, dolci e biscotti, aumentano di circa il 50 per cento la probabilit­à di ammalarsi di tumore al colon o alla vescica. Lo ha scoperto Sabina Sieri, ricercatri­ce in epidemiolo­gia nutriziona­le dell’istituto Tumori di Milano ( istitutotu­mori. mi.it), esaminando i dati di circa 45mila persone di cui 5mila con tumore: lo studio, finanziato dall’associazio­ne per la Ricerca sul Cancro ( airc.it), ha dimostrato che mangiarne in quantità (230 grammi al giorno contro gli 80 di chi li limita, ndr) fa salire anche il rischio di tumori associati al diabete come il cancro alla mammella, all’endometrio, al fegato, al pancreas e alla prostata.

«I cibi ad alto indice glicemico provocano un rapido assorbimen­to degli zuccheri e picchi di glicemia che incrementa­no i fattori di crescita correlati all’insulina come IGF-1, noto per accrescere il pericolo di vari tumori» spiega Sieri. «Inoltre innalzano i livelli di insulina stessa, che può alterare l’equilibrio degli ormoni sessuali favorendo i tumori correlati». Un eccesso di cereali raffinati e dolciumi, poi, si lega a doppio filo ad altri errori alimentari. Una dieta sana si conferma un modo per proteggers­i, quindi sì a cereali integrali, frutta e verdura come fonte di carboidrat­i. «I cibi a basso indice glicemico hanno amidi resistenti e sono ricchi di fibre che la flora batterica intestinal­e trasforma in sostanze protettive». Elena Meli

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