Corriere della Sera - Io Donna
Jules et Jim
Drammatico
È il triangolo d’amore più famoso della storia del cinema (che la Cineteca di Bologna ripropone nelle sale da lunedì 4 marzo in edizione originale sottotitolata), ma soprattutto è un inno alla libertà, all’entusiasmo dei sentimenti, ma anche alla loro ineluttabile drammaticità. È un film che non si preoccupa di trarre alcuna lezione morale dal comportamento dei suoi personaggi, se non che la vita va vissuta con tutta la forza della passione. Ci pensa la Storia a dividere il francese Jim e il tedesco Jules (il film è ambientato a cavallo della prima guerra mondiale) ma è l’amore per Catherine che unisce o allontana i due uomini. O meglio: mette in discussione le consuetudini all’interno delle quali i due protagonisti sono cresciuti (sposarsi? non sposarsi? tradire l’amicizia?).
Dei tre personaggi immaginati dallo scrittore Henri-pierre Roché (che esordì con questo romanzo a settantacinque anni!), la forza dirompente è tutta sua, irriducibile anticonformista che non poteva avere altro volto che quello di Jeanne Moreau, la donna capace di trasformare le vite dei due amici intellettuali che vivono nella Parigi delle avanguardie, per portarli lontano dalla città, verso il mare, la campagna, i fiumi, in una Natura che finisce per esaltare i sentimenti. E insieme far esplodere le contraddizioni di un legame struggente e “impossibile”.
Per chi sa ancora commuoversi.