Corriere della Sera - Io Donna
La rivoluzione gentile
Si è così abituati a sostenere le proprie ragioni con urla e attacchi al veleno che la pacatezza è diventata sovversiva. Lo scienziato Carlo Rovelli ne fa uno “stile sociale”, c’è chi la consiglia ai manager e il 35 per cento della popolazione la pensa già così. Soprattutto le donne over 40
«Ci sono luoghi al mondo dove più che le regole è importante la gentilezza» ammette con stupore Carlo Rovelli nel suo ultimo libro (pubblicato da Corriere della Sera), che proprio così si intitola, ispirandosi a un episodio specifico capitato a lui, scrittore e autorevole divulgatore scientifico (inserito dalla rivista Foreign Policy fra i 100 pensatori più influenti al mondo). In Senegal è entrato in una moschea con le scarpe ai piedi, infrangendo un’importante regola di comportamento. Ma invece di essere redarguito, è stato accolto con un sorriso e aiutato a rimediare al piccolo errore. Il volume raccoglie quanto Rovelli ha scritto negli ultimi anni per diversi giornali italiani - spaziando dai buchi neri ai viaggi, dalla poetica di Leopardi al riscaldamento globale - e a guidarci tra le pagine è uno stile votato alla pacatezza: che debba chiarire quanto sia pericoloso negare il riscaldamento globale, o che si trovi a ricordare alla politica quali siano i temi più impellenti per la nostra società, Rovelli ci dimostra che si può affrontare anche la posizione più distante, con immutabile disponibilità. «Quanto sarebbe bello il mondo, senza arroganza e strafottenza. Quando parlo di gentilezza, non intendo “buone maniere”, ma il rendersi conto che se collaboriamo, tra Paesi o tra persone, il vantaggio sarà comune» è la sua conclusione.