Corriere della Sera - Io Donna
Esercizi di sepoltura di una madre
di Paolo Repetti
Letto da
Annalena Benini
- Zio, sono diventata vegana sionista
- Ah, bene. Ma sionista?
- Ce lo aggiungo sempre
Irresistibili piccole cronache di vita famigliare, romana e yiddish, in cui la famiglia è un po’ speciale: zio e tre nipoti, figli della cugina Ester. Quindi tutti nipoti di Nonna Sara, che crede che Fedez sia un terrorista palestinese ed è convinta che la notte degli Oscar ci sarà un attentato, perché lì è pieno di ebrei. Paolo Repetti racconta la vita al telefono, le domande impossibili dei bambini, le risposte assurde dei grandi, con il tocco psicanalitico di chi prende sempre in giro per primo se stesso, perché è attraverso l’autodenigrazione che si arriva a un poco di verità. L’assenza di un padre, le mille risorse dei figli, l’ipocondria applicata anche a Ettore, il gatto di casa, per il quale si desiderano antidepressivi invernali, il cinismo affettuoso e analitico di personaggi che parlano, raccontano, fanno battute, chiudono telefonate, litigano e si vogliono bene. Su tutti vince Saretta, bambina ebrea ambiguamente innamorata di Gesù e curiosa del sesso, capace di analisi mozzafiato sulla vita e sui suoi fratelli. In continua ricerca, in continuo stupore. Il divertimento è anche commozione, l’umorismo è anche malinconia, e se avete ancora bisogno di confessioni, ecco l’introduzione, “Autoscopia di un’anima in pena”.