Corriere della Sera - Io Donna
La forza della poesia
Pesci ascendente Pesci, Pier Paolo Pasolini indagò le contraddizioni del suo tempo
Pasolini poteva abitare solo nel segno magico dei Pesci. Laggiù, in fondo allo Zodiaco dove è facile intravedere la luce dell’inizio. Un altrove dove dimora, isolata e potente, la poesia e le sue lucciole. Perché lui è stato un poeta sofferto, ostinato ed eroico. Un romantico elettrizzato dalla sua stessa vocazione. Il Sole congiunto a Urano, pianeta rivoluzionario, uniti all’ascendente in Pesci hanno accelerato ogni suo passo, trasformandolo in un lucido scrutatore di sentimenti che, attraverso le sue metafore, ha stanato ogni falla e contraddizione del suo tempo. Fino a scendere in fondo, ai confini del mondo, dove abitano i reietti, affamati di vita e di pericoli. E lui si muoveva tra lupi e agnelli sacrificali, come un funambolo sospeso sulla voragine. L’unico punto fermo in una vita di richiami voraci viene dalla Luna in Toro, che porta alla luce l’amore per la madre: Susanna Colussi, solida friulana che trasmise al figlio la passione poetica. Lui la ricambiò con un inno magnifico: Supplica a mia madre. Nonostante l’omosessualità dichiarata fu amato da molte donne, a partire da Maria Callas, tenace Sagittario, che voleva sposarlo a tutti i costi. Non ci fu verso. “Ma quando crescerai mio dolce Pier Paolo?” scriveva la Callas, affranta. Ma lui era troppo intento nella parte di testimone solitario di una realtà scottante. Così intriso di coraggio e spaesamento da finire sbranato dai suoi stessi appetiti.