Corriere della Sera - Io Donna
Come riconoscere i bambini geniali
A Pavia c’ è Labtalento, il primo laboratorio universitario nato in Italia per piccoli ad alto potenziale cognitivo (info su e tel. 0382 986340). Abbiamo incontrato la direttrice scientifica Maria Assunta Zanetti
labtalento.unipv.it
Quando un bambino o un ragazzo è plusdotato sul piano cognitivo?
Quando presenta un’elevata capacità di ragionamento e velocità nell’imparare. In genere la plusdotazione si esprime nell’area scientifico-matematica ed è accompagnata da un’eccezionale creatività, un alto livello di motivazione, una capacità di vedere oltre più avanzata rispetto all’età anagrafica: i plusdotati sono bambini che già a otto anni affrontano temi tipicamente adolescenziali, come la morte o la giustizia sociale.
Quanti sono i bambini e i ragazzi con questo dono?
Il 5 per cento degli studenti: significa che ce ne sono in media uno, due per classe. Sono molti, anche se non si ha la sensazione siano così tanti. Il punto è proprio questo: i plusdotati spesso non vengono riconosciuti e, pertanto, neanche accompagnati nell’uso del loro potenziale, con un conseguente carico di sofferenza per loro e una dispersione del talento che è una perdita per la società tutta. Alcuni finiscono persino per ritirarsi dalla scuola, in genere alle superiori.
Com’è possibile che non ci si accorga di studenti dal talento straordinario?
La scuola ha bisogno di strumenti specifici che non sempre possiede per riconoscere e supportare studenti così avanti, e del resto l’inclusione, che è ormai un tema centrale nei contesti educativi, sinora ha cercato di sostenere aree di fragilità e deficit, interpretata in una logica dal basso verso l’alto. Dovrebbe invece comprendere anche le potenzialità, le eccellenze. Ma la scuola sta compiendo molti passi avanti: noi stessi dal 2012, con il programma “La scuola educa il talento”, facciamo formazione, aggiornamento e affiancamento verso i docenti.
Per un genitore ci sono segnali per intuire se il proprio figlio ha questo dono?
Sono segnali la precocità linguistica, l’accelerazione di abilità come scrittura e lettura, la profondità di pensiero anticipata rispetto agli altri, così come la richiesta continua di essere stimolati nel conoscere le cose o l’attitudine a stare meglio con gli adulti che con i coetanei.
I comuni test per calcolare il QI, fruibili anche sul web, sono attendibili?
Certamente no. E poi il Quoziente Intellettivo è solo uno dei possibili indicatori della plusdotazione, e compiere una valutazione di alto potenziale è un percorso che richiede professionalità e centri qualificati. In ogni caso, secondo l’iter di valutazione il Quoziente Intellettivo deve essere integrato anche da quella del Quoziente Emotivo. Spesso, infatti, questi bambini hanno difficoltà a riconoscere le emozioni o le vivono in maniera molto esasperata: a otto anni ragionano come un dodicenne, ma nei comportamenti sono decisamente più piccoli. Questa asincronia tra cognizione ed emozione può generare problemi e bassa autostima.
Ci saranno invece bambini che riescono a integrare bene queste due dimensioni. Come sono?
Ma certo, e sono bambini sereni e ben inseriti, capaci di motivarsi e di motivare gli altri: un’altra dimensione in cui si esprime la plusdotazione cognitiva, infatti, è la leadership e quando il bambino si percepisce riconosciuto e valorizzato per le sue capacità può diventare una risorsa per la classe, con un effetto a cascata prezioso sull’intero gruppo.