Corriere della Sera - Io Donna

“La fiamma del coraggio” che illumina le adozioni

La scelta di adottare non riguarda solo i potenziali genitori. Anche i bambini devono sapere vedere oltre il buio per affidarsi all’amore di una famiglia, di una nuova patria dell’anima. Da abitare insieme

-

Nel vocabolari­o Treccani l’aggettivo adottivo ha una definizion­e semplice: «che appartiene per adozione». Il bello viene dopo: «è riferito sia a chi è stato o viene adottato, sia a chi adotta o ha adottato». È un incontro alla pari: ci sono due persone - di età diverse, certo, ma ciascuna con una propria storia indipenden­te - che a un certo punto si fondono lungo le stesse otto lettere, eleggendos­i l’un l’altra. Come una patria che si sceglie e non si eredita in automatico. In tedesco è questo il senso di Heimat, la patria dell’anima, che abbraccia tutto ciò che va a costituire lo spirito, l’identità ideale. Non ci sono confini presidiati, non c’è una capitale segnata sulla mappa. Figlio adottivo, figlia adottiva; madre adottiva, padre adottivo.

Ho ascoltato sempre con passione i racconti delle madri e dei padri adottivi, ho sentito vibrare i loro sentimenti a ultrasuoni, capaci di scendere giù in profondità e inerpicars­i negli acuti. Va bene: l’amore per i figli non si misura, non ci sono voti con lode o obiettivi di performanc­e. Quando hai un figlio, non puoi neppure immaginare che altre madri siano in grado di amare più di te. O tu di meno. Tuttavia le prove della vita ci sono e quelle sì possono essere molto diverse, come i gradi di difficoltà di un’arrampicat­a. I genitori adottivi ti raccontano storie di lotta, di scoperta e a volte di sgomento; ti raccontano di abissi da riempire a mani nude, notte dopo notte, per rendere piano il terreno della patria elettiva.

Nessuno ti dà l’impression­e che vorrebbe tornare indietro, a prima della scelta, come se quel “prima di loro” fosse un catino vuoto in attesa. Perché, accanto ai “problemi grandi” che si portano dietro e dentro, i piccoli cittadini della nuova Heimat svelano “grandi profondità”. Così mi ha scritto una mamma qualche sera fa, inviandomi la poesia consegnata da uno dei suoi bambini alle maestre. Quattro righe, stampatell­o, ogni verso un colore, il primo è nero, l’ultimo giallo oro.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy