Corriere della Sera - Io Donna
Tutti i vaccini sono importanti: il caso del meningococco B
La sfida solidale di chi va a caccia di arcobaleni Menopausa senza stress: un weekend di visite gratuite
La (HLH) Linfoistiocitosi Emofagocitica è una malattia rara del sistema immunitario che colpisce in Italia 10 bambini all’anno, scatenata dalla proliferazione incontrollata dei globuli bianchi che difendono l’organismo dalle malattie, la cosiddetta tempesta citochinica. Se non è trattata subito, ha in breve esito fatale. Ora Sobi ITALIA, azienda biofarmaceutica impegnata nelle ricerca sulle malattie rare, con A.I.L.E. Onlus e AIRI Onlus, e l’appoggio dell’associazione degli ematologi e oncologi pediatri, lancia su Instagram
Cacciatori di arcobaleno. Oltre la tempesta
per far sentire alle famiglie l’appoggio solidale che si concretizza poi nell’offerta di appartamenti del circuito Airbnb vicino ai centri dove sottoporsi alle terapie che portano al trapianto di cellule staminali. Basta postare sul proprio profilo la foto di un arcobaleno con l’hashtag
#ilmioarcobaleno.
Gli scatti raccolti sul sito faranno alzare l’asticella di un “arcobalenometro”. Info:
istiocitiosi.org.
Dal 24 febbraio sarà possibile prenotare sul sito
visite gratuite, esami strumentali e incontri informativi dedicati alla donna e alla coppia, per affrontare con serenità i disturbi fisici e i cambiamenti psicoemotivi legati alla menopausa. L’iniziativa l’(h)-open Weekend proposto da Fondazione Onda, che avrà luogo dal 6 al 9 marzo, e ha ottenuto il patrocinio di numerose società scientifiche di ginecologia, coinvolge ospedali distribuiti su tutto il territorio nazionale, con modalità e orari differenti da verificare sul sito medesimo.
bollinirosa.it
Sono decine di milioni nel mondo e quasi 9 milioni nel nostro Paese gli utilizzatori dei siti e delle applicazioni di dating online, che in 20 anni hanno ridisegnato la mappa della ricerca di un partner. Lo racconta nel libro Le nouvelles lois de l’amour Marie Bergström, ricercatrice all’ined, l’istituto nazionale di studi demografici francese: si è concentrata sugli utenti eterosessuali di Meetic, che le ha fornito il materiale, oltre 2 miliardi di interazioni. E conclude: «Siti e app portano alla razionalizzazione della vita intima, facendovi entrare la logica economica. Sono organizzati come un mercato». Marketing, concorrenza, promozione del prodotto - se stessi - spingono gli utenti a “photoshoppare i dati”: si dichiarano in media più alti, più magri, più giovani (di 5 anni). On line funzionano dinamiche simili a quelle off line: le donne più giovani si interessano a uomini più maturi, e viceversa; i ragazzi e le donne over 40 ricevono meno contatti. Il gap di genere ed età dei siti di dating non è però casuale, sottolinea Judith Duportail in L’amore ai tempi di Tinder (Fabbri): usando l’app, ha scoperto che gli abbinamenti con i partner sono pilotati dall’ algoritmo, con criteri precisi. «Nel brevetto dell’ App è iscritto un condizionamento della socializzazione che dà risalto al modello patriarcale delle relazioni: favorisce l’incontro di uomini più vecchi con donne più giovani, meno ricche e con meno titoli di studio». Ma il cliente dell’uso di questi “filtri” non è informato.
Per bambini e adulti, il vaccino antimeningococco B si somministra nella parte alta del braccio.
Come le app guidano a cercare un partner in rete
La meningite è una malattia rara ma subdola perché i sintomi all’inizio sono generici – febbre, sonnolenza, inappetenza – ma quando si manifestano nella loro peculiarità quella che appare è spesso una situazione già seria, talvolta fatale. Per questo nella lotta contro le varie forme di meningite la prevenzione è decisiva. È il tema della campagna Missing B, voluta dal ministero della Salute per informare i genitori sull’importanza della vaccinazione contro il meningococco di ceppo B.
«È il tipo di meningite più comune nell’infanzia» spiega Alberto Villani, presidente della Società italiana di Pediatria. «Ed è stato inserito dal 2017 nell’elenco dei vaccini offerti in maniera attiva e gratuita». L’antimeningococco B non è cioè compreso nell’elenco delle 10 vaccinazioni obbligatorie
ma reso disponibile gratuitamente dal 2017 a tutti, nel primo anno di vita. Le dosi nell’arco di 12 mesi sono tre - al terzo, al quarto e al sesto mese di vita con un richiamo al tredicesimo mese - in un calendario vaccinale già fitto, e la non obbligatorietà spinge forse qualche genitore a declinare l’offerta di una protezione che non è però accessoria (il tasso di mortalità è del 10 -15 per cento degli infetti). «Le singole Regioni hanno liceità di ampliare il quadro dell’offerta attiva (Friuli, Puglia, Liguria Toscana ed Emilia l’hanno già fatto, ndr) per cui ai genitori di bambini oltre l’anno d’età consiglio di informarsi dal pediatra di base o alla Asl se questi possono accedere gratis alla vaccinazione» conclude il presidente Sip. Susanna Mancinotti
it/portale/vaccinazioni), (salute.gov.
Un totem di legno nella baia di Saint Maurice, sull’isola dei Pini.