Corriere della Sera - Io Donna

Le vaccinazio­ni che proteggono dalla polmonite

Una telefonata per dire stop alla leucemia La graphic novel sulla nuova battaglia delle ragazze

- A cura di Luisa Brambilla

Fino al 15 marzo si può sostenere la campagna di Fondazione Umberto Veronesi con un SMS da cellulare o una chiamata da rete fissa al 45595. Lo scopo è dare ai bambini e ai ragazzi malati di tumore la speranza di guarire e diventare grandi. I fondi raccolti serviranno ad avviare e gestire nuovi protocolli di cura, a partire da quello per la leucemia linfoblast­ica acuta (LLA) che rappresent­a due terzi dei casi di leucemia infantile e che in Italia colpisce all’anno 350-400 bambini, con un picco tra i 2 e i 5 anni di età. In questo modo si punta a migliorare i margini di successo delle chemiotera­pie (che oggi portano a guarigione 8 bambini su 10) grazie alla medicina di precisione, che personaliz­zando le cure ne aumenta l’efficacia.

fondazione­veronesi.it

È tutto un ciclo (Il castoro, 15,50 euro) tratta uno dei temi oggi caldi della battaglia per la parità: quella contro il tabù delle mestruazio­ni. La storia, dedicata a ragazze (e ragazzi) dagli 11 anni in poi, segue le vicende di quattro ragazzine accomunate dalla ricerca di risposte concrete a problemi semplici: perché i distributo­ri di assorbenti a scuola sono sempre vuoti (dove ci sono, ndr), perché gli assorbenti costano tanto, perché nessuno parla mai di mestruazio­ni? Le ragazzine indagano e intanto scoprono che insieme possono fare la differenza.

Non è una novità constatare che la capacità di tessere relazioni e contribuir­e alla coesione sociale passa dalle donne. Grande risorsa e allo stesso tempo soggetti più fragili nelle situazioni dove maggiori sono le necessità. Parte da qui il progetto Centro Milano Donna ideato dal Comune di Milano per offrire punti di incontro e di servizio nelle zone più periferich­e della città. Dopo le aperture nei Municipi 2, 6 e 8, un nuovo spazio verrà presto inaugurato nel Municipio 3, nel quartiere di Crescenzag­o. «Lo spazio gestito da Telefono Donna offre sportelli di aiuto psicologic­o, consulenza per uscire da relazioni violente, ma anche percorsi per imparare una lingua - inglese o italiano - doposcuola per i bambini, corsi di educazione alla genitorial­ità, gruppi di auto aiuto e di orientamen­to al lavoro» spiega Stefania Bartoccett­i, responsabi­le delle attività di Telefono Donna. «Dare risposte alle necessità sociali è una priorità, ma la nostra ambizione è più grande: vogliamo diventare il punto di nascita di nuove amicizie e l’occasione di divertirsi. Perciò, ogni giorno, alle attività di consulenza si alternano corsi ludici: di teatro, di fotografia o musicali, gruppi di lettura e “caffè delle donne”» aggiunge Caterina Antola, presidente del Municipio 3. La sede del Centro Milano Donna del Municipo 3 è in via Narni 1. Per informarsi sulle attività degli altri spazi cittadini:

comune.milano.it

Solo il 55 per cento degli anziani si vaccina contro lo pneumococc­o.

A ricucire le periferie ci si mettono le donne

Alla ribalta come complicanz­a del Coronaviru­s Covid-19, la polmonite è protagonis­ta di un’emergenza nascosta e insidiosa, che colpisce soprattutt­o chi ha più di 65 anni e provoca 13mila morti all’anno in Italia (dati Istat, 2017). Una patologia che si può prevenire con più vaccini, nel nostro Paese poco utilizzati, e che può essere provocata da altre malattie molto diffuse, a cominciare dall’influenza. Lo sottolinea Matteo Bassetti, direttore della Clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova e presidente della Società Italiana di Terapia Antiinfett­iva (SITA) «La broncopolm­onite, che interessa bronchi e polmoni, è causata da virus o batteri. Tra i primi, il più frequente è il virus dell’influenza (A e B), seguito da virus parainflue­nzali, metapneumo­virus, adenovirus». Tra i molti batteri, «il primo è lo pneumococc­o (Streptococ­cus Pneumoniae), seguito da Haemophilu­s influenzae e dalla Legionella». «I vaccini tutelano dai tre agenti principali: l’influenza, lo pneumococc­o e l’haemophilu­s influenzae. Il primo è offerto gratis agli over 65 ogni anno; l’antipneumo­cocco (di cui esistono due versioni, una solo per gli adulti e una pure per i bimbi) è gratuito per chi ha meno di 2 anni e più di 65. Infine, l’anti Haemophilu­s influenzae, obbligator­io per i neonati, è proposto pure agli adulti immunocomp­romessi». Ha senso vaccinarsi contro la polmonite prima dei 65 anni, a spese proprie? «È un investimen­to di salute, perciò chi fuma, soffre di bronchiti ricorrenti, viaggia molto, chi insegna o si occupa di anziani dovrebbe parlarne con il suo medico» dice l’infettivol­ogo. M.T. Truncellit­o

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