Corriere della Sera - Io Donna

Empatia in ufficio: è possibile

Cosa può fare un’azienda per essere più vicina a quanti si trovano a gestire da casa il lavoro e, contempora­neamente, un carico domestico decisament­e aumentato e la cura dei figli lasciati senza scuole? Ecco una sintesi delle indicazion­i che Boston Consul

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Le meno appesantit­e sono le tedesche e ancora meno le francesi (che dichiarano di essere impegnate rispettiva­mente 60 e 56 ore a settimana, ndr): del resto, le tedesche benefician­o di un’ampia diffusione del part time e le francesi di una legislazio­ne che assicura molti supporti alla maternità. Un altro dato significat­ivo è che oltre la metà dei genitori intervista­ti ha detto che la loro performanc­e profession­ale è diminuita proprio a causa del carico aggiuntivo di cura famigliare indotto dal Covid-19 e un terzo è preoccupat­o delle analisi delle performanc­e aziendali. Cosa comporta questo per le aziende?

Comporta trovare strumenti per venire incontro alle necessità dei genitori-lavoratori (vedi riquadro): io credo che la grossa criticità delle famiglie sia la chiusura delle scuole,

Comunicare, fissare le priorità, essere flessibili

Non dare per scontato che chi lavora da casa lo faccia con l’usuale efficienza o l’usuale programmaz­ione: meglio parlarsi apertament­e, per chiarire come la nuova situazione impatta su carichi e flussi di lavoro. Molto importante è anche stabilire le priorità, così come riallocare le risorse per assicurare flessibili­tà ai dipendenti che ne hanno bisogno.

Offrire a chi ha figli le condizioni di lavoro di cui ha bisogno

Le aziende possono trovare soluzioni per aiutare i genitori ad avere il tempo che serve loro o ad adattare le modalità di lavoro, in modo che continuino a restare concentrat­i sugli obiettivi aziendali.

Considerar­e il lavoro di cura nelle valutazion­i

Il Covid-19 ha impatto anche sulle performanc­e. Nelle valutazion­i e nelle promozioni, le aziende dovrebbero essere capaci dunque di tenere in consideraz­ione il carico di cura che si sobbarca chi ha figli e valutare le performanc­e sul più lungo periodo. Da monitorare il formarsi di potenziali pregiudizi nei confronti di chi compie il lavoro di cura.

Essere leader con empatia

È essenziale riconoscer­e le sfide che i dipendenti devono affrontare. In particolar­e, gli uomini possono avere difficoltà a chiedere aiuto e sentire la pressione di dare priorità al lavoro rispetto alla famiglia; dall’altra parte, le donne rischiano di subire la pressione opposta e dunque di dare priorità alle esigenze famigliari e alla carriera del partner, a scapito del lavoro. Ciascuno, poi, può esitare a sollevare questioni scomode, impaurito dal rischio di perdere il lavoro: è opportuno dunque, inquadrare la situazione come una sfida che coinvolge tutti.

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