Corriere della Sera - Io Donna
Fra le leader, c’è chi sceglie uno stile severo, un po’ maschile, e chi rivaluta la propria tradizione in chiave anti-occidentale
Benazir Bhutto, per due volte primo ministro pakistano, nel 2004. Venne uccisa nel 2007.
Angela Merkel, 65 anni, cancelliera federale della Germania. allusione vagamente erotica come spacchi, scollature o tacchi a spillo.tale impostazione - con le dovute trasformazioni legate al passare del tempo, oltre che naturalmente allo stile personale - è tuttora adottata da alcune delle donne più potenti al mondo, da Angela Merkel a Christine Lagarde a Ursula von der Leyen. Un’eccezione è rappresentata da alcune leader e attiviste di Paesi africani e asiatici, che hanno fatto dell’abito tradizionale femminile la loro uniforme politica: come le due protagoniste della politica indiana degli ultimi sessant’anni, Indira Gandhi e Sonia Gandhi, ma anche la leader pakistana Benazir Bhutto, assassinata nel 2007, o l’ex presidente della Liberia Ellen Johnson Sirleaf, Nobel per la Pace nel 2011. La loro ascesa politica, in territori lungamente sottoposti all’influenza del mondo europeo e statunitense, è coincisa non solo con la deposizione degli abiti “occidentali”ma anche con la necessità di superare la discussione su quale sia lo stile più adatto alla gestione del potere da parte delle donne.
“Less is more” Nella categoria unisex, oggi si riconoscono pure alcuni must-have degli anni ’90 che sono diventati elementi essenziali dell’attuale basicwear di entrambi i generi, come i jeans o le T-shirt. Recentemente ha poi ripreso vigore la filosofia del minimalismo, le cui radici risalgono anch’esse a sessant’anni fa, che si esprime attraverso colori neutri, linee semplici, forme geometriche squadrate e materiali naturali, nel rispetto dell’ambiente, nella ricerca di una moda sempre più sostenibile e nella convinzione che