Corriere della Sera - Io Donna
Forti, anzi fortissimi
C’è un nesso tra stress estivo e caduta dei capelli?
Di tanto in tanto ne perdiamo un po’... Ma in salone e a casa è possibile rimediare con semplici strategie: la temperatura dell’acqua, le tecniche di massaggio, il fai da te. E persino la respirazione profonda. Per una chioma folta e fluente
I numeri parlano. Tra i 15 e i 20 milioni di italiani, donne e uomini, giovani o adulti, perdono occasionalmente i capelli. E tra questi una buona parte ha tra i 15 e i 22 anni. Diversamente da quanto si possa pensare, per la metà sono donne e il 40 per cento tra loro ha meno di 35 anni, con esordio della caduta nella pubertà, dopo la gravidanza o in menopausa. Ma a lasciare sempre il segno è anche il rientro dalle vacanze, che richiede rituali beauty salva chioma, da fare a casa e dal parrucchiere, per dare un nuovo sprint al cambio stagione.
«Sì, non preoccupatevi se in questo periodo è più accentuata del solito» risponde Stefano Lorenzi, direttore creativo di Aldo Coppola. «Sole e salsedine possono infiammare il cuoio capelluto, diradando oppure accorciando il ciclo di vita del capello. Anche lo stress e i vari inquinanti atmosferici lo fanno invecchiare più velocemente indebolendo le proteine che trattengono il pelo dentro il follicolo pilifero, dove nasce lo stelo, causando rotture e doppie punte».
È vero che tagliandoli si rinforzano?
«No, è un luogo comune da sfatare, lo stelo è formato da cellule morte che non si riproducono. In caso di caduta bisogna intervenire sulla parte viva, cioè il bulbo all’attaccatura della radice dove nascono le nuove cellule, con specialità rinforzanti» sottolinea Stefano Lorenzi. «Tagliarli diventa invece essenziale per eliminare la parte danneggiata nel caso in cui si spezzino, intervenendo poi con trattamenti sostantivanti e sigillanti sulla fibra e sulle squame sollevate che indeboliscono la capigliatura».
Quali trattamenti è giusto fare in salone?
«Il nostro protocollo Genesis» spiega Massimiliano Rossi, hairstylist Kérastase, «fortificante e anticaduta, comincia con una detersione profonda, a base di polvere detox miscelata allo shampoo, per proseguire con un trattamento urto personalizzato, booster Fusio-dose più fiala anticaduta rimpolpante e rinforzante della fibra. Segue un siero che agisce sul cuoio capelluto creando l’ambiente ideale per la ricrescita. Prima della piega, applichiamo di rigore un cosmetico termo-protettivo che difende dal calore di piastra e phon, eccellente anche per districare e dare lucentezza».
Il gesto cocoon in più, da fare periodicamente?
«Una seduta con micromist, il dispositivo che micronizza il vapore, prima caldo e poi freddo, trasformandolo in nebbiolina leggera che sigilla le squame, sublimando i risultati dei prodotti professionali usati in precedenza». E a casa, come ci si deve regolare?
La frequenza dello shampoo sembra un dettaglio trascurabile, ma non lo è. «A due giorni dal lavaggio si tende già a considerare i capelli sporchi dimenticando che, proprio come per la pelle, lo strato di acqua e lipidi della cute ci protegge da smog, inquinamento, agenti atmosferici e batteri. Se però si ha l’esigenza di detergerli tutti i giorni, se per esempio si pratica attività sportiva e si suda, bisogna usare pochissimo prodotto, fare un solo passaggio e non sovrapporre troppe formule: una maschera un paio di volte la settimana e tutti i giorni il termo-protettore saranno più che sufficienti» sottolinea Rossi. Per quanto riguarda il trattamento specifico, la scelta migliore è personalizzata. «A seconda delle esigenze individuali, consigliamo il siero o le fiale monodose, entrambi all’aminexil,