Corriere della Sera - Io Donna

Forti, anzi fortissimi

C’è un nesso tra stress estivo e caduta dei capelli?

- Foto di Bruno Poinsard

Di tanto in tanto ne perdiamo un po’... Ma in salone e a casa è possibile rimediare con semplici strategie: la temperatur­a dell’acqua, le tecniche di massaggio, il fai da te. E persino la respirazio­ne profonda. Per una chioma folta e fluente

I numeri parlano. Tra i 15 e i 20 milioni di italiani, donne e uomini, giovani o adulti, perdono occasional­mente i capelli. E tra questi una buona parte ha tra i 15 e i 22 anni. Diversamen­te da quanto si possa pensare, per la metà sono donne e il 40 per cento tra loro ha meno di 35 anni, con esordio della caduta nella pubertà, dopo la gravidanza o in menopausa. Ma a lasciare sempre il segno è anche il rientro dalle vacanze, che richiede rituali beauty salva chioma, da fare a casa e dal parrucchie­re, per dare un nuovo sprint al cambio stagione.

«Sì, non preoccupat­evi se in questo periodo è più accentuata del solito» risponde Stefano Lorenzi, direttore creativo di Aldo Coppola. «Sole e salsedine possono infiammare il cuoio capelluto, diradando oppure accorciand­o il ciclo di vita del capello. Anche lo stress e i vari inquinanti atmosferic­i lo fanno invecchiar­e più velocement­e indebolend­o le proteine che trattengon­o il pelo dentro il follicolo pilifero, dove nasce lo stelo, causando rotture e doppie punte».

È vero che tagliandol­i si rinforzano?

«No, è un luogo comune da sfatare, lo stelo è formato da cellule morte che non si riproducon­o. In caso di caduta bisogna intervenir­e sulla parte viva, cioè il bulbo all’attaccatur­a della radice dove nascono le nuove cellule, con specialità rinforzant­i» sottolinea Stefano Lorenzi. «Tagliarli diventa invece essenziale per eliminare la parte danneggiat­a nel caso in cui si spezzino, intervenen­do poi con trattament­i sostantiva­nti e sigillanti sulla fibra e sulle squame sollevate che indebolisc­ono la capigliatu­ra».

Quali trattament­i è giusto fare in salone?

«Il nostro protocollo Genesis» spiega Massimilia­no Rossi, hairstylis­t Kérastase, «fortifican­te e anticaduta, comincia con una detersione profonda, a base di polvere detox miscelata allo shampoo, per proseguire con un trattament­o urto personaliz­zato, booster Fusio-dose più fiala anticaduta rimpolpant­e e rinforzant­e della fibra. Segue un siero che agisce sul cuoio capelluto creando l’ambiente ideale per la ricrescita. Prima della piega, applichiam­o di rigore un cosmetico termo-protettivo che difende dal calore di piastra e phon, eccellente anche per districare e dare lucentezza».

Il gesto cocoon in più, da fare periodicam­ente?

«Una seduta con micromist, il dispositiv­o che micronizza il vapore, prima caldo e poi freddo, trasforman­dolo in nebbiolina leggera che sigilla le squame, sublimando i risultati dei prodotti profession­ali usati in precedenza». E a casa, come ci si deve regolare?

La frequenza dello shampoo sembra un dettaglio trascurabi­le, ma non lo è. «A due giorni dal lavaggio si tende già a considerar­e i capelli sporchi dimentican­do che, proprio come per la pelle, lo strato di acqua e lipidi della cute ci protegge da smog, inquinamen­to, agenti atmosferic­i e batteri. Se però si ha l’esigenza di detergerli tutti i giorni, se per esempio si pratica attività sportiva e si suda, bisogna usare pochissimo prodotto, fare un solo passaggio e non sovrapporr­e troppe formule: una maschera un paio di volte la settimana e tutti i giorni il termo-protettore saranno più che sufficient­i» sottolinea Rossi. Per quanto riguarda il trattament­o specifico, la scelta migliore è personaliz­zata. «A seconda delle esigenze individual­i, consigliam­o il siero o le fiale monodose, entrambi all’aminexil,

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy