Corriere della Sera - Io Donna
Vestivamo all’americana
La moda d’oltreoceano si mette in mostra. Lusso, comfort e grande marketing
Oggi al Metropolitan Museum di New York inaugura la prima parte della mostra In America: A Lexicon of Fashion; per la seconda - An Anthology of Fashion - bisognerà aspettare fino a maggio 2022. In fatto di auto-celebrazione gli americani non sono secondi a nessuno; un po’ come i francesi. Beati loro. In materia di moda, però, i marchi del lusso sono rare eccezioni. In compenso sono comunicatori geniali, audaci e sapienti nel marketing, ma non sempre capaci di graffiare la scena con collezioni memorabili. La “moda americana” è, in realtà, più un’idea di stile e parla di una cultura auto-riferita, tutto fuorché inclusiva. La “moda americana” è Brooke Shields in denim Calvin Klein, gli Hampton di Ralph Lauren, è lo star system dello Studio 54 celebrato da Halston. È clima, è mood. Non a caso l’ambasciatrice della moda nel mondo è stata un’italiana, Franca Sozzani. Anna
Wintour non è mai riuscita a portare gli stilisti italiani e francesi a sfilare a New York, come (da anni) vorrebbe.