Corriere della Sera - Io Donna

Ci sono voluti ben quattro secoli di progetti e lavori per dare all’isola Bella la sua attuale veste sfarzosa. La Galleria Berthier, custode di 130 quadri, è considerat­a tra le collezioni barocche più complete del Nord Italia

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Prima tappa Isola Bella, di nome e di fatto. Si approda e si ha la sensazione di aver varcato un portale temporale, come se la sabbia di un’antica clessidra rovesciata, granello dopo granello, riportasse al 1671, anno in cui i giardini vennero completati. Da allora sono rimasti pressoché invariati. Questa terra fu brulla e aspra, fino a quando nel 1631 il visionario Carlo III Borromeo decise di trasformar­la in un’oasi delle meraviglie in stile barocco all’italiana per omaggiare la moglie Isabella d’adda, cambiando persino il nome, da Isola Inferiore a Isola di Isabella, modificato poi nell’attuale.

Capricci barocchi nel verde

L’ambizioso progetto del parco e dell’annessa dimora nobiliare fu ripreso (dopo uno stop di 20 anni) nel 1650 dal figlio Vitaliano VI che diede un nuovo impulso al sogno paterno. Per completare il faraonico progetto, si deve arrivare al 1948, quando Vitaliano IX Borromeo volle edificare nella casa di famiglia il Salone Nuovo, la facciata settentrio­nale e il grande molo. Insomma, ci sono voluti ben quattro secoli per dare all’isola Bella la sua attuale veste. La storia è raccontata dalla mostra Vitaliano VI .L’invenzione dell’isola Bella (fino al 1° novembre) allestita nello sfarzoso salone di Palazzo Borromeo. Poi si passeggia nelle stupefacen­ti Grotte, sei ambienti interament­e ricoperti da sassolini di fiume e luccicanti scaglie di mica, ideati per stupire degli ospiti; e nella Galleria Berthier, custode di 130 quadri (dal 1500 al 1700), considerat­a tra le collezioni barocche più complete del Nord Italia. Lasciando lo sfavillio del Palazzo, dove non manca la Sala di Napoleone in cui l’imperatore dormì una sola notte, l’esterno non è da meno per sontuosità. Non a caso i Giardini dell’isola Bella e quelli dell’isola Madre, dal 2002 sono inclusi nel prestigios­o circuito inglese della Royal Horticultu­ral Society. Seguendo le fioriture policrome settembrin­e, dei variegati aster (fiore simbolo del mese), ma anche di ninfee tropicali azzurre e delle profumate Olea fragans, si giunge al Teatro Massimo (o Anfiteatro), vera star del parco, concepito per rappresent­azioni teatrali e concerti barocchi. Formato da tre ordini di esedre e nicchie, è una profusione di statue, obelischi, conchiglie, sorvegliat­i dall’alto dal gigantesco Liocorno cavalcato da Onore, l’emblema dei Borromeo.

A questa scenografi­ca quinta frontale, si unisce la sorprenden­te parte posteriore composta da dieci terrazzame­nti digradanti verso il lago, la cui forma ricorda la prua di un vascello. Curiosi di sapere se i proprietar­i sono a palazzo? Basta osservare la terrazza più alta (a 37 metri d’altezza): ci sono se è issata la bandiera rosso e blu della casata, dopo tutto, siamo in una tenuta nobiliare.

DORMIRE

Isola Bella Apartments

Quattro appartamen­ti indipenden­ti, tutti differenti, ricavati nelle ex case dei pescatori ben ristruttur­ate. Arredi moderni e possibilit­à di avere lo chef Luca Vietti a casa per cene private. Chiusura: 1° novembre. Costo a notte per 2 persone da 190 euro da lunedì a giovedì, e da 200 euro da venerdì a domenica. isoleborro­mee.it/ experience/isola-bellaapart­ments

Albergo Ristorante Belvedere

Isola dei Pescatori. Piacevole 3 stelle con 19 camere. Arredi moderni nelle tipologie deluxe, junior, e nella Suite Executive provvista di doppio terrazzo panoramico. Ottimo il ristorante con piatti ben presentati. Chiusura: metà ottobre. Doppia in b&b da 115 euro. belvederei­solapescat­ori.it.

MANGIARE

Bistrot Il Fornello Isola Bella. Atmosfera informale, terrazza sul lago, e menu gourmet con i prodotti dei presidi locali di Slow Food. All’interno del locale c’è anche una piccola bottega eno-gastronomi­ca per acquistare le specialità del territorio.

Tel. 338.7945408.

Rifugio Genziana

In vetta al Monte Mottarone.

Dalla cucina: pasta fresca con ragù di cervo, polenta con funghi, carré di agnello con senape e mandorle, brasato con riduzione di Nebbiolo. Aperto solo a pranzo. mottarone.it/rifugiogen­ziana

FARE

Mottarone Adventure Park

Percorso aereo tra gli alberi, con passarelle, pareti inclinate, funi, reti, scalette, ponti. L’area è suddivisa in due parti: una per ragazzi e adulti (con 3 percorsi), l’altra per i bambini dai 3 anni. La struttura offre anche area giochi, tree climbing, noleggio e-bike e mountain-bike. mottarone.it/adventurep­ark

Info: isoleborro­mee.it

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