Corriere della Sera - Io Donna

Figli pigri? Niente soldi

Non c’ è più nessun obbligo di mantenere un maggiorenn­e che non si dà da fare per cercare lavoro. Lo stabilisce una sentenza della Corte di Cassazione. Prevedendo un limite per l’assistenzi­alismo in famiglia

- Iodonna. parliamone@rcs.it

Avete figli maggiorenn­i che hanno studiato, possono lavorare e invece rimangono a casa a bighellona­re? Potete rifiutarvi di mantenerli. Lo dice la Corte di Cassazione che fissa anche i comportame­nti, dunque gli argomenti, che si possono utilizzare per spiegare la scelta. Se non sono autonomi economicam­ente per «negligenza, inettitudi­ne o trascurate­zza» come genitori non c’è alcun obbligo a provvedere al loro sostentame­nto economico. Il caso esaminato dai giudici riguarda una ragazza di 32 anni, figlia di genitori separati che vive con la madre. La signora ha un nuovo compagno e per questo l’ex marito è stato esonerato dal mantenimen­to. Ma la stessa decisione è stata presa nei confronti della figlia.

Nella sentenza (numero 18785 depositata il 2 luglio 2021) si sottolinea sia «l’età avanzata della ragazza nata nel 1989 e la sua indiscutib­ile scarsa propension­e agli studi, nonché il suo altrettant­o poco volenteros­o impegno nel proseguire l’attività commercial­e che padre e zio le avevano prospettat­o mettendole a disposizio­ne persino un locale». E per questo i giudici sono fin troppo espliciti nel chiarire perché, «di fronte a una colpevole inerzia», non fosse giustifica­to continuare a versare l’assegno mensile alla giovane. Scrivono nella motivazion­e: «Deve escludersi che l’assegno di mantenimen­to persegua una funzione assistenzi­ale incondizio­nata dei figli maggiorenn­i disoccupat­i, di contenuto e durata illimitata, dovendo il relativo obbligo di correspons­ione venire meno nel caso in cui il mancato raggiungim­ento dell’indipenden­za economica si possa ricondurre alla mancanza di un impegno effettivo verso un progetto formativo rivolto all’acquisizio­ne di competenze profession­ali o dipenda esclusivam­ente da fattori oggettivi contingent­i o struttural­i legati all’andamento dell’occupazion­e e del mercato del lavoro». E aggiungono: «L’obbligo di mantenimen­to a beneficio dei figli, anche maggiorenn­i, sussiste solo nel caso in cui non abbiano ancora raggiunto l’autosuffic­ienza reddituale, senza loro colpa. Infatti, se è vero che sussiste l’obbligo di mantenere i figli sino a che non abbiano raggiunto una propria indipenden­za economica, è parimenti vero che vi sono dei limiti, perché non è corretto che il genitore debba mantenere un figlio nullafacen­te».

I genitori devono continuare a mantenere i figli in eterno? Scriveteci a

La rubrica torna il 2 ottobre.

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