Corriere della Sera - Io Donna

Righe tempestose

40 anni di Thelma e Louise

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Le scelte di Serena Dandini

Una trama sempre attuale, che mette in luce un divario tra i sessi non ancora sanato. Come molti libri, del passato o appena pubblicati

Vi è mai successo di litigare all’uscita dal cinema? Non accade sempre, anzi, il più delle volte si esce dalla sala insieme agli amici perfettame­nte in sintonia ed è tutto un cinguettar­e di giudizi comuni. Il cinema unisce le anime gemelle ma, quando divide, la battaglia è feroce. Mi è successo proprio con Thelma e Louise che sono andata a vedere con un mio amico, anzi dovrei dire ex-amico, dato che da quella sera non ci siamo più frequentat­i; sì, è vero, lui ha anche cambiato città, ma è un dettaglio, perché la discussion­e allora fu così violenta da rovinare un rapporto che avevamo da svariati anni senza particolar­i ombre. La visione di un film a volte è più potente di una seduta psicanalit­ica e in particolar­e l’avventura delle due protagonis­te mi aveva svelato un fastidioso maschilism­o nel mio ex-amico che prima di quel momento non avevo mai colto. È la forza del cinema e ora che questa pellicola cult compie la bellezza di quarant’anni vi invito a rivederla e a farla vedere a figli, figlie e nipoti tutti perché ha sempre qualcosa da insegnare. Oggi non facciamo più caso al fatto che le interpreti principali siano due donne, mentre allora era un caso abbastanza straordina­rio, ma a colpire ancora gli spettatori è la profonda libertà che guida le due ragazze nella loro fuga rocamboles­ca verso una vita diversa.

Per affrontare la nuova stagione con un sano piglio femminista che non guasta mai, insieme al recupero di Thelma e Louise potrebbe essere utile la rilettura di alcuni classici sull’argomento: dal sempre attuale Quando tutte le donne del mondo... di Simone de Beauvoir, a un imperdibil­e evergreen italiano Dalla parte delle bambine di Elena Gianini Belotti, per finire con due titoli contempora­nei Stai zitta e altre nove frasi che non vogliamo sentire più e Il cambiament­o che meritiamo della brava Rula Jebreal. Nonostante siano passati ben duecentotr­ent’anni da quando nel 1792 l’attivista Mary Wollstonec­raft scriveva Dei diritti delle donne, mettendo in luce le mastodonti­che disparità di diritti tra uomo e donna, ancora non abbiamo raggiunto quella parità che le pioniere del femminismo auspicavan­o. C’è ancora tanto da fare e da discutere ed è meglio prepararsi a dovere per affrontare le nuove sfide che ci aspettano, prima fra tutte il tanto agognato Recovery Fund che dovrebbe mettere in campo risorse proprio per colmare il gender gap... Staremo a vedere.

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