Corriere della Sera - Io Donna

Il congedo di paternità non interessa?

La norma che garantisce 10 giorni a casa a stipendio pieno ai neopadri è legge. Ma l’adesione è timida

-

Il mito del sacrificio non serve. E sarebbe ancora meno utile - a proposito di madri - se certe buone notizie diventasse­ro realtà: il congedo obbligator­io per i padri è diventato struttural­e, cioè non deve essere rinnovato per legge di anno in anno. Da quando è stato istituito peraltro - ovvero nel 2012, con la legge Fornero - siamo passati da un giorno a dieci giorni. Nel frattempo però è cambiato poco. A farne richiesta, stando ai dati Inps, è stato infatti neanche il 40 per cento sui nuovi nati nel 2021: ovvero solo un 20 per cento in più rispetto al 2016. Si è passati infine, da 135mila del 2020 a 155mila del 2021: ovvero poco più della metà dei neopadri. I numeri sono in crescita ma non abbastanza. «Molti non sanno neanche di averne diritto» spiega Marialuisa Gnecchi, vicepresid­ente Inps. Ecco di cosa stiamo parlando: dieci giorni a casa, a regime, per i dipendenti che avranno un figlio o lo adotterann­o dal 2022. Il congedo - retribuito al cento per cento - dovrà essere fruito entro i primi cinque mesi di vita del figlio (o entro cinque mesi dall’ingresso in famiglia del bambino adottato) anche in modo non consecutiv­o. Si tratta di un diritto autonomo, ovvero aggiuntivo a quello della madre, per cui basta solo comunicare al datore di lavoro la volontà di fruire del congedo e le date scelte con almeno 15 giorni di anticipo. In merito alla presentazi­one della richiesta all’inps, si fa invece on line. Resta ancora la possibilit­à di usufruire di ulteriori due giornate di astensione facoltativ­a da godere in alternativ­a alla madre. Le aziende in tutto ciò hanno in effetti poco controllo della situazione (rispetto a quello molto scrupoloso riservato alla maternità). Visto, però, che le norme attuative per la pubblica amministra­zione non sono ancora state scritte, e la normativa coinvolge solo i lavoratori del settore privato, sarà per questo che sono ancora così pochi i padri che ne usufruisco­no?

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy