Corriere della Sera - Io Donna
Rosella Postorino: «Cari giovani, non perdete mai la curiosità»
Il nuovo libro della scrittrice vincitrice del premio Campiello è un appassionato e appassionante messaggio ai giovani, perché credano in se stessi e nella conoscenza. E diano legittimità ai loro desideri
Nel nuovo libro Rosella Postorino ricorda gli anni appassionati degli studi universitari.
Tre anni fa Rosella Postorino venne invitata, come ex studentessa, a tenere un discorso ai neolaureati dell’università di Siena. Anni prima, da matricola, era arrivata in Toscana in auto con il papà, e per tutto il viaggio avevano cantato insieme Lucio Dalla.
Per i genitori era un grande motivo d’orgoglio che lei avesse superato i test d’ammissione, ma al tempo stesso era un dispiacere, perché le loro strade si sarebbero separate per sempre. La futura scrittrice, premio Campiello per Le assaggiatrici, è stata la prima laureata della famiglia, e nel suo discorso commosso ha ricordato il grande privilegio di quegli anni appassionati e intensissimi, con le biblioteche, la vita notturna, lo studentato: le persone, soprattutto. E ha invitato i giovani a non fermarsi, a non semplificare, a inseguire la propria felicità, a non avere paura, ad amare. In Io, mio padre e le formiche. Lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani (Salani, in libreria dal 28 aprile), Rosella Postorino riprende quel discorso, lo rilegge e lo aggiorna alla luce dei due anni di pandemia, delle nuove priorità emerse, dei nuovi desideri. Che vanno legittimati. E se capita di avere paura, pazienza. Anzi, la paura può essere un aiuto. E va usata tutta.