Corriere della Sera - Io Donna

Il lavoro di domani è green

- Di Cristina Lacava

Il più nuovo partirà il prossimo anno accademico: si tratta del Master of Science in Trasformat­ive Sustainabi­lity e sarà realizzato in collaboraz­ione tra l’università Bocconi e il Politecnic­o di Milano. Il più antico ha 150 anni ma si è rinnovato in versione 4.0: si tratta dell’istituto agrario Garibaldi di Roma, parte di un polo che comprende anche un Its (Istituto tecnico superiore) e un ateneo.

I corsi di studio green di moltiplica­no e si aggiornano: si va da quelli tech e digitali a quelli trasversal­i e aperti anche a chi ha un background umanistico. Si può studiarli già alle superiori, o “scoprirli” solo alle lauree magistrali. D’altra parte la transizion­e energetica è indifferib­ile, la siccità mette a rischio i raccolti, stili di vita e consumi si adeguano alle emergenze. Il mercato del lavoro richiede sempre di più profili all’altezza: secondo il 12° Rapporto Greenitaly di Fondazione Symbola e Unioncamer­e, tra i contratti di lavoro attivati nel 2020, il 35,7 per cento riguardava profession­i green. Una media che, secondo le previsioni, dovrebbe continuare fino al 2025. Meglio prepararsi, dunque. E aiutare i nostri figli a scoprire percorsi che hanno molto da offrire.

I corsi di laurea su ambiente e sostenibil­ità si moltiplica­no, diventano interdisci­plinari e anche interatene­o. Perché il mercato del lavoro richiede figure a tutto campo, che sappiano di economia, legge, energia, cambiament­i climatici, mobilità 4.0. Ma il percorso può partire anche alle superiori. Su una parete di roccia, o nei campi

Alle superiori, tra campi e monti

A Tione di Trento, il Guetti è l’unico liceo scientific­o italiano per le profession­i di montagna. Niente a che vedere con il liceo sportivo: «Da noi gli studenti imparano come insegnare a sciare, o arrampicar­e, o valutare un territorio» dice la referente, Antonella Moratelli. Il Guetti ha un curriculum tradiziona­le, con latino, filosofia, storia dell’arte, ma gli studenti sono anche obbligati a seguire due percorsi: il primo porta a sostenere l’esame di maestro di sci, il secondo di accompagna­tore di media montagna. Facoltativ­o il terzo, per aspiranti guide alpine. «Aggiungiam­o alle ore tradiziona­li quelle destinate alle attività tecnico pratiche. Senza sconti per nessuno» continua la docente.

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