Corriere della Sera - Io Donna
Un soffitto da sfondare a tutti i costi?
Al Weworld Festival, a Milano dal 20 al 22 maggio, si discuterà anche di modelli femminili vincenti - e troppo stringenti - sul lavoro, e della ricerca di un nuovo equilibrio personale
Dobbiamo per forza sfondare il soffitto di cristallo, gestendo al tempo stesso una famiglia perfetta e preparando le torte in casa? Non ne sono convinte le blogger di Mammadimerda, che teorizzano il “non farcela” come stile di vita, e sono tra le protagoniste del panel dedicato al lavoro durante il 12° Weworld Festival che si tiene fino al 22 maggio al Base di Milano. «Non dobbiamo farci incastrare nel modello ansiogeno della donna di successo ma cercare un nuovo equilibrio, che ci permetta di stare in armonia con noi stesse. Non serve primeggiare a tutti i costi; meglio accettare i propri limiti, magari ridendoci su» dice Cristina Sivieri Tagliabue, direttrice del quotidiano on line La svolta, che modererà il talk sul lavoro. «Dopo la prima parte più “leggera”, nella seconda parleremo di economia con Azzurra Rinaldi, dell’università Unitelma Sapienza, e in particolare di imprenditoria femminile, un mondo orizzontale vivace, collaborativo e in espansione, e dei nuovi bandi del Pnrr, un’occasione da non perdere». Oltre al lavoro, il Festival, che quest’anno è dedicato alle “Barriere di genere: fisiche, culturali, sociali e psicologiche”, affronterà anche il tema dello spazio urbano, pensato dagli uomini e da rivedere in ottica femminista, poi la genitorialità, la violenza sulle donne, gli stereotipi in famiglia, il linguaggio e i social network. Non mancheranno film, performance, musica, tutto sempre ad accesso gratuito. Protagonista anche la fotografia con la mostra collettiva Così Vicine, Così Lontane. Le Storie di Weworld,a cura di Renata Ferri, photo editor di io Donna. Tra le ospiti la cantautrice Francesca Michielin, la sociolinguista Vera Gheno, la filosofa Ilaria Gaspari, la scrittrice Jennifer Guerra, l’architetta Florenica Andreola creatice del progetto Sex&the City, l’attivista Veronica Benini.