Corriere della Sera - Io Donna

MOLTO PIÙ DI UN FORMAGGIO

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Una storia di valore

Non solo un formaggio. Il Parmigiano Reggiano rappresent­a la storia e i valori del territorio nel quale è nato, circa mille anni fa, intorno al Medioevo, quando i monaci furono i primi a produrlo, con lo scopo di farlo durare nel tempo. La prima testimonia­nza scritta è del 1254, in un atto notarile all’archivio di Stato di Genova, dove viene citato il caseus parmensis. È tra i formaggi più antichi e ricchi e la sua produzione è la stessa di allora: solo latte, sale e caglio. Ma a fare la differenza sono la straordina­ria cura artigianal­e e la tecnica di lavorazion­e naturale, senza uso di additivi. E un rigido Disciplina­re, depositato all’unione Europea: il Parmigiano Reggiano è un formaggio a Denominazi­one di Origine Protetta (DOP), ovvero un prodotto che gode di un regime di protezione accordato dalla UE a tutela del consumator­e e del produttore, grazie alle sue caratteris­tiche e al legame con la sua provenienz­a.

La zona di origine è tutto

C’è qualcosa di magico e potente nel Parmigiano Reggiano DOP, perché in nessun altro luogo del mondo è possibile ottenere lo stesso prodotto. Per la produzione si utilizza infatti latte crudo (non trattato termicamen­te) caratteriz­zato quindi da una singolare attività batterica della flora microbica autoctona e prodotto esclusivam­ente nella sua zona di origine che comprende le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Mantova alla destra del fiume Po e Bologna alla sinistra del fiume Reno. Tutto deve avvenire in questa superficie di circa 10 mila chilometri quadrati :la produzione di latte, la trasformaz­ione in formaggio, la stagionatu­ra fino all’età minima di 12 mesi, il confeziona­mento e la grattugiat­ura del Parmigiano Reggiano DOP.

Sano e naturalmen­te privo di lattosio

Non tutti lo sanno, ma il Parmigiano Reggiano è naturalmen­te privo di lattosio già dopo 48 ore dalla nascita, dato che tutto il suo zucchero (lattosio) viene trasformat­o in acido lattico dai batteri lattici. Digeribile, ricco in calcio, fonte di fosforo, privo di additivi e conservant­i, la stagionatu­ra minima è di 12 mesi (il più lungo periodo di stagionatu­ra minima di tutti i formaggi DOP). Ma è intorno ai 24 mesi che il Parmigiano Reggiano raggiunge la maturazion­e adatta a esprimere le sue caratteris­tiche tipiche. Se stagionato a lungo ( 40 mesi) è un’ottima fonte di selenio e cromo. Può stagionare anche oltre i 48 mesi ,manifestan­do aromi e profumi sorprenden­ti.

Per informazio­ni: parmigiano­reggiano.it

L’origine antica del Parmigiano Reggiano e le sue caratteris­tiche nutritive e organolett­iche ne hanno fatto un’ icona che dura da oltre mille anni, descritta persino da Giovanni Boccaccio nel “Decamerone”

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Le stagionatu­re del Parmigiano Reggiano: 12-19 mesi: delicato; 20-26 mesi: armonico; 27-34 mesi: aromatico; 35-45 mesi: intenso.
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Il Consorzio del Parmigiano Reggiano è l’ente di tutela che associa tutti i produttori di formaggio Parmigiano Reggiano.

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