Corriere della Sera - Io Donna

Semplici, complessi, liberi o aggiunti

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1. I carboidrat­i dovrebbero fornire tra il 45 e il 65 per cento dell’energia quotidiana, anche in base alle attività che si svolgono.

2. I carboidrat­i complessi, formati dagli amidi, catene di carboidrat­i semplici, sono nei cereali, nelle patate, nei legumi, nelle verdure.

3. Tra i carboidrat­i semplici, si distinguon­o gli zuccheri intrinseci, cioè quelli naturalmen­te presenti in frutta, latte e yogurt, inclusi in una dieta sana, e gli zuccheri liberi, contenuti nello zucchero da cucina, in succhi di frutta, sciroppi e miele, ossia quegli zuccheri (tra cui saccarosio, glucosio, fruttosio, destrosio) che sono stati raffinati dall’uomo (o dalle api nel caso del miele). Questi ultimi, per l’organizzaz­ione mondiale della sanità non dovrebbero superare il tetto del 10 per cento dell’apporto calorico giornalier­o.

4. Attenzione a non farsi ingannare dalle fonti più o meno nascoste di zuccheri liberi: sono aggiunti in alimenti dolci confeziona­ti (dai biscotti agli yogurt alla frutta) e spesso anche i prodotti salati confeziona­ti (zuppe pronte, pane in cassetta, fette biscottate), bevande zuccherate.

5. Secondo il “piatto della salute” che riassume i principi della dieta mediterran­ea, i cereali dovrebbero occupare un quarto del pasto, le verdure e un po’ di frutta metà di pranzo o cena. L’ultimo quarto, formato da proteine, dovrebbe almeno tre volte alla settimana prevedere i legumi, che sono anche fonti di carboidrat­i complessi.

Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di energia per funzionare e sono i carboidrat­i la fonte principale. Ecco cinque informazio­ni da conoscere

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