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Sardegna: la biodiversità da salvare
Tre aree marine protette della Sardegna da salvare e da valorizzare: la Fondazione Capellino, insieme a Blue Marine Foundation, ha appena fatto partire tre progetti per ripristinare l’habitat, pulire i fondali, gestire la pesca locale e proteggere la biodiversità marina. Il primo è a Capo Carbonara, amato dai turisti per le rocce granitiche, ma importante anche per le praterie di posidonia; qui ci si occuperà di smaltire gli attrezzi da pesca abbandonati. Il secondo è a Capo Caccia, zona amata dai sub, che si immergono nelle 100 grotte: si vuole regolamentare l’attività, installando delle linee di ormeggio, in modo da proteggere i celebri coralli rossi e le altre specie a rischio. L’ultimo è al Parco nazionale dell’asinara; qui si cercherà di mettere mano alla gestione, per renderla più efficace, controllando la pesca locale e proteggendo i mammiferi a rischio come i delfini tursiopi, le balenottere comuni e la tartaruga Caretta caretta.