Corriere della Sera - Io Donna
Troppo sensibile
Arrossamento, prurito, bolle. Una volta al mare, l’eritema è pronto a dare il peggio di sé, specialmente se la cute è particolarmente reattiva. In aiuto, formule buone e rimedi “home made”
venti volte più esposta agli Uva rispetto agli Uvb, 365 giorni l’anno. Peccato che solo il 28 per cento delle europee utilizzi quotidianamente prodotti protettivi - creme, fondotinta o altro -, contro il 38 per cento delle statunitensi e il 52 per cento delle cinesi. Un atteggiamento incauto che una volta al sole può predisporre a eruzioni cutanee anche molto fastidiose, specialmente se un certo equilibrio si incrina. «Senza alcun preavviso l’epidermide può diventare molto sensibile, soprattutto con l’arrivo della menopausa quando lo strato corneo si assottiglia. I sintomi inizialmente possono essere lievi e presentarsi sotto forma di fastidioso pizzicore, prurito, secchezza, magari a seguito dell’assunzione di un farmaco o dell’utilizzo di un nuovo cosmetico. Attenzione a sottovalutarli però. Rivolgetevi a uno specialista, specie se l’estate è in arrivo», sottolinea la dermatologa Eleonora Bellani.
La pelle è circa Protezione al centimetro
Le cause dell’eritema non sono ancora del tutto note. «Un’ipotesi è che sia una forma di difesa del sistema immunitario che riconosce come estranei alcuni componenti dell’alterazione cutanea» prosegue Bellani. Per certo, più la pelle è irritabile, più si diverte a stuzzicarla, mettendone a rischio l’abbronzatura dorata e omogenea. Per evitarlo ci vuole metodo. Si comincia con un Spf 50 o Spf 50+ da usare preferibilmente per tutta la vacanza, si prosegue con un’esposizione graduale - 20 minuti il primo giorno, aumentando di 10 in 10 i successivi - e si chiude con una regola d’oro: non trascurare alcun centimetro. Non solo viso ma anche spalle, mani, piedi e cuoio capelluto per il quale esistono spray specifici.
Più fa caldo, meglio è
ERimane aperta la questione dei filtri: meglio fisici o chimici? «Sulle parti più delicate come contorno occhi, labbra e orecchie, a cui serve una barriera che rifletta i raggi, meglio i primi, su tutto il resto gli altri, ormai molto ben tollerati. La formula dovrà essere antiossidante, senza coloranti, conservanti e profumo» prosegue l’esperta.
La ricerca fa passi avanti e si concentra sempre più su attivi ocean friendly, come funghi e piante erbacee che vivono in luoghi umidi e caldissimi, oltre ad alghe e fermenti marini il cui effetto schermante pare potenziarsi con l’aumentare della temperatura.
Per decongestionare, la sera prima del doposole spruzzate sulle aree interessate una rugiada di camomilla e hamamelis: comprate l’idrolizzato già pronto, preparate al mattino, diluite in parti uguali e tenete in frigorifero. L’impacco da fare al bisogno? Miscelate il contenuto di una bustina di camomilla solubile con olio di oliva, lasciate riposare mezz’ora, applicate sul viso per una ventina di minuti e sciacquate. Da non dimenticare, il betacarotene che fortifica e protegge le cellule cutanee. Il dosaggio ideale è di circa 15 mg al giorno (quattro albicocche, o due fette di melone) associando a integratori a base di rame. La pelle ringrazierà.