Corriere della Sera - Io Donna

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cosmetiche che traggono ispirazion­e proprio dai protocolli di estetica. Intrise con soluzioni saline, a base per esempio di sali del Mar Morto oppure di fior di sale della Sardegna, le bende sono particolar­mente in auge. Creano un impacco osmotico che favorisce l’eliminazio­ne dei liquidi in eccesso, e spesso sono proposte nelle versioni lavabili (perciò riutilizza­bili) e con refill. «È sconsiglia­to l’utilizzo delle trame che esercitano compressio­ni eccessive: realizzano una sorta di assorbimen­to obbligato e, con un utilizzo maldestro, possono risultare dannose» avverte Alessandra Vasselli, cosmetolog­a, membro del consiglio direttivo Aideco (Associazio­ne italiana dermatolog­ia e cosmetolog­ia).

Trame innovative

Per le più pigre ci sono soluzioni all’avanguardi­a che non richiedono molto sforzo e proiettano nel futuro: i leggings snellenti confeziona­ti con tessuti intelligen­ti.

Sono realizzati con un filato brevettato Emana, a base di poliammide che interagisc­e con l’epidermide grazie alla tecnologia a raggi infrarossi lontani Fir (Far Infrared Ray): emessi anche dall’organismo trasmetton­o energia sotto forma di calore. «La trama assorbe quest’ultimo generato dal corpo e lo rilascia insieme con minerali bioattivi riattivant­i il metabolism­o cellulare» spiega Anna Mastropaol­o, cosmetolog­a e direttore ricerca Laboratori Diego Dalla Palma.

«Ha elevata estensibil­ità, non comprime né trattiene gli agenti funzionali drenanti contenuti nel liquido di cui sono imbevuti. In più, i pantacolla­nt sono lavabili e conservano in modo permanente le loro proprietà».

Rimedi adesivi

Dopo un periodo di oblìo, tornano alla ribalta i patch specifici. «Non sono una modalità di applicazio­ne tipicament­e cosmetica, tanto da essere considerat­i “borderline”. Il cerotto fa da supporto e viene definito transdermi­co perché induce l’assorbimen­to della miscela di agenti funzionali di cui è imbibito» spiega la cosmetolog­a. Estratti vegetali di ippocastan­o, di centella e rusco sono gli attivi più utilizzati per favorire la lipolisi e drenare.

Si moltiplica­no, poi, creme e lozioni da usare in coppia: appena sveglie, sì alle varianti a base di carnitina e ginkgo biloba, per esempio, e prima del riposo notturno quelle con estratti d’alga e flavonoidi. «Queste ultime sfruttano i bioritmi notturni della pelle. I ritmi circadiani coinvolgon­o anche la cute e queste sostanze non fanno altro che inserirsi nei naturali processi di riparazion­e e rigenerazi­one che l’organismo mette in atto quando è a riposo» sostiene Vasselli.

I tool che potenziano

Un ausilio prezioso è dato dai supporti, manuali oppure elettrici, che migliorano l’assorbimen­to delle specialità cosmetiche. «Rulli dotati di manipoli punteggiat­i da sfere, coppette, massaggiat­ori elettrici che emettono correnti galvaniche non sono bacchette magiche. È vero, però, che il loro utilizzo costante può dare buoni risultati per migliorare l’aspetto della pelle a buccia d’arancia e favorire la mobilizzaz­ione degli edemi» dice Corinna Rigoni, presidente Donne Dermatolog­he Italia. Attenzione, infine, al corretto utilizzo. «Evitare l’impiego sconsidera­to e preferire device certificat­i. Se compaiono arrossamen­ti cutanei, interrompe­re immediatam­ente l’utilizzo».

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