Corriere della Sera - Io Donna

Il ritocco giusto

Il sole è fonte di allegria e vita. I raggi Uv, invece, no. E allora, rinforziam­o la pelle con qualche “punturina”

- Di Fiorella Donati, chirurgo plastico

Il sole è nostro amico,

è stato utilizzato per millenni come medicina. La mancata esposizion­e a esso determina un indebolime­nto del sistema immunitari­o. Un’esposizion­e moderata e regolare aiuta a combattere la malinconia e la depression­e, a ridurre l’osteoporos­i (attivando la vitamina D), il rischio di diabete, malattie cardiache, ipertensio­ne, sclerosi multipla. Inoltre, regola i ritmi sonno/veglia, favorendo un riposo profondo. E infine, last but not least, aumenta la libido, perché incrementa il testostero­ne negli uomini e il progestero­ne nelle donne. Purtroppo però i raggi ultraviole­tti sono anche responsabi­li di una serie di effetti negativi sulla cute, come il precoce invecchiam­ento, eritemi, ustioni, fotodermat­iti e tumori cutanei, perché facilitano la produzione di radicali e deprimono l’azione degli antiossida­nti naturali. Si ha un’alterazion­e della produzione dell’acido ialuronico, del collagene e dell’elastina, per cui la pelle diventa spessa, secca e percorsa da rughe molto profonde. Inoltre, alterando il Dna delle cellule, si ha una maggiore probabilit­à di produrre tumori cutanei.

Il lavoro dei fibroblast­i

Le zone maggiormen­te interessat­e sono viso, collo, décolleté. Vediamo insieme l’anatomia della pelle: essa è formata da due strati: uno superficia­le, l’epidermide, l’altro profondo, il derma. Il derma è lo strato struttural­e, la “fodera” dell’epidermide. Le cellule del derma, i fibroblast­i, sintetizza­no l’acido ialuronico, il collagene e l’elastina. La funzione dell’acido ialuronico è di mantenere idratazion­e, turgidità e plasticità della pelle grazie alla sua proprietà di legare l’acqua.

QL’elastina è una proteina elastica che forma una rete resistente, capace di allungarsi e di contrarsi. Il collagene è una proteina con funzione struttural­e e di sostegno. La concentraz­ione di queste sostanze diminuisce nei tessuti con l’esposizion­e al sole: ciò provoca un assottigli­amento della pelle, facilitand­o la formazione di rughe. Infatti il sole diminuisce l’azione rigenerant­e dei fibroblast­i.

Attacco e difesa

L’acido ialuronico, quando viene introdotto dall’esterno attraverso le “punturine”, stimola i fibroblast­i a produrre acido ialuronico endogeno, collagene ed elastina proprio in un momento in cui la pelle si presenta più indifesa perché è sotto l’azione aggressiva e depauperan­te del sole.

Quando ci esponiamo al sole, dobbiamo prevenire l’invecchiam­ento della pelle agendo dall’interno: reintegran­do l’acido ialuronico perso. La grande novità è una tecnica chiamata

STT (Skin Toning Therapy ©). Questo trattament­o migliora fortemente l’idratazion­e e il tono della pelle senza cambiare i contorni del viso e senza alcun aumento del volume. Attraverso infiltrazi­oni di acido ialuronico nella compagine del derma, si ottiene l’effetto di legare l’acqua

(per cui aumenta l’idratazion­e e il tono della pelle) e di richiamare i fibroblast­i (che produrrann­o acido ialuronico, collagene ed elastina). L’acido ialuronico, così iniettato, forma una rete profonda nel derma e lo biostimola per circa 6 mesi. Questi trattament­i sono consigliat­i assolutame­nte prima dell’esposizion­e al sole.

Infine la biorivital­izzazione, che consiste nell’infiltrazi­one di un cocktail composto da acido ialuronico, botox, aminoacidi e vitamine e che migliora la compattezz­a ed elasticità della cute. Si possono trattare in questo modo viso, collo, décolleté e mani. Qualche giorno prima di esporsi al sole, si consiglia il trattament­o di Botulino per le rughe della fronte e del contorno degli occhi (“zampe di gallina”). I muscoli così distesi permettera­nno un maggior afflusso di sangue alla cute e il mancato e reiterato movimento consente di diminuire il “consumo” delle proteine nobili, contribuen­do a un aspetto omogeneo della pelle abbronzata, non percorsa da strie biancastre.

Una “dieta” antiossida­nte

Inoltre si raccomanda l’assunzione di sostanze antiossida­nti, anti-radicali liberi e riparative delle membrane cellulari (come vitamina A, C ed E, COQ10, acetil-l-carnitina, Omega 3 e 6). Queste si possono assumere sotto forma di integrator­i dietetici, ma sono anche contenute in alcuni alimenti quali carote, arance, pomodori…

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