Corriere della Sera - Io Donna
Doloso o non doloso?
Q“cheuando, alle 16 di un pomeriggio rovente, ti arriva la telefonata del figlio in vacanza che esordisce con “Mamma non ti preoccupare”, ti corre un brivido lungo la schiena. “Mamma non ti preoccupare...” (appunto) cosa è successo?” (senza preamboli, precipitosa: per forza) “No, niente, c’è stato un incendio” (lui scosso) “Un incendio? Dove? Come? Quando?” (penso alla collina, agli ulivi, al fumo, e incalzo)
“No in casa” (lui mogio)
“In casa? Ma in che senso?” (elenco mentale di tutto quello che c’è di legno: cucina, tavolo, sedie, letti...) “Cioè ha preso fuoco il fornello” (lui non sa quello che dice, è evidente)
“Il fornello???” (comincio a sperare)
“Cioè io avevo messo su l’acqua per la pasta poi ero andato sul divano a leggere e a un certo punto ho
sentito odore di bruciato. Sono venuto a vedere e il fornello aveva preso fuoco”
“Ma il fornello deve fare fuoco”
“Mamma era un incendio. C’erano le fiamme alte”
“Alte quanto?”
“Mah, una spanna” (vabbè, riprendo fiato)
“E tu che cosa hai fatto?”
“Ho buttato dell’acqua e poi ha smesso”
“Acqua sui fornelli?” (penso: fornelli bagnati, piezoelettrico bloccato, non si cucina, vabbè, pizza) “Poi ho dovuto pulire tutto. C’erano sporchini neri persino dietro le tazzine. Ho lavorato tutto il pomeriggio, non sono neanche andato in spiaggia. Ho usato lo sgrassatore, gran prodotto, lo sapevi?” “Sgrassatore? Ok, arrivo. Tu intanto tira l’aspirapolvere”.
Nel viaggio elenco mentalmente i tutorial che mi aspettano: prodotti della casa e loro utilizzo; come si spegne un incendio; come distinguere un incendio da una fiamma alta su un fornello con incrostazioni pregresse; regolazione dei fornelli e pulizia della cucina; masterclass finale sull’acciao inox. Tutto colpa mia, naturalmente, mamma distratta che non ti ha nemmeno insegnato l’abc.
Resta il dubbio: chi ha incrostato il fornello di materiale incendiario? Chi ha dimenticato di pulirlo? Doloso o non doloso? Sulla scena del crimine resta ancora qualche macchia nera sul piano di cottura. L’imputato si dimostra dispiaciuto ma ancora confuso. Tenerlo ai domiciliari sarebbe pericoloso, chissà che cosa combina. L’estate è ancora lunga (per lui). Meglio lasciarlo a piede libero, con la promessa di rifare il letto tutte le mattine però. Caso archiviato.