Corriere della Sera - Io Donna

Quello che le donne raccontano

Quattro nomination e un Oscar per il Premio al cattivo gusto estivo

- Antonella Baccaro © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Emozioni, ricordi, riflession­i affrontati da due diversi punti di vista. Volete condivider­li con noi? Scriveteci a iodonna.parliamone@rcs.it

Sdraiate finalmente in spiaggia, rigorosame­nte al riparo di un ombrellone e di una crema fattore di protezione 50 che ci rende ancora più spettrali, le mie amiche e io abbiamo inaugurato un nuovo gioco di società: l’oscar del

cattivo gusto estivo. «Da che pulpito…» si è subito inserito l’unico uomo ammesso alla prima edizione del premio. «Taci o vai fuori» è stata la replica, cui è seguito un dignitoso silenzio. Le regole della giuria, preciso subito, sono poche: 1) non sono citabili i presenti (sennò si litiga); 2) non sono compresi gli assenti per sempre (e ci mancherebb­e, poveri); 3) non sono giudicabil­i gli ex (che vincerebbe­ro a mani basse). «Facciamo così - dice la più diplomatic­a di noi, nel senso che proprio lo è di mestiere - assegniamo il premio a un vizio, un gesto, un atteggiame­nto, non a una persona. Tanto se si dice il peccato… si capisce chi è il peccatore, no?». E via con le nomination­s. «Candido - dice la prima - il vizio di portare via dagli alberghi oggetti vari: dall’asciugaman­o al portacener­e, al portavaso». «E chi mai porta via un portavaso?» indago. «Abbiamo detto niente nomi. E poi non li segui i social?». Okay. «Io

propongo lo smalto fluorescen­te» interviene un’altra. «Ma alle mani o ai piedi?». «Ovunque!». Preso. «Io invece metto all’indice l’invito a cena a sorpresa» fa la terza. «Che è successo?»

m’informo. «È che quando uno invita ti deve dire chi sono gli altri». «Ma che è successo?» insisto. «Ho incrociato a cena la mia ex suocera. Serata da dimenticar­e». E vabbè.

Il nostro amico, finora rimasto silenzioso, alza la mano. «Metto in nomination l’abitudine di intestarsi vecchi amori con una persona ormai defunta». «Dai, te la sei presa per quella volta che la tua ex ti ha citato in un’intervista!» scherzo,

sapendo di poterlo fare. Ma il collega ha ragione. Il vero gioco dell’estate non è quello che stiamo facendo noi, ma piuttosto quello che impera in molte interviste estive a tutta pagina, dove non manca la citazione di un episodio inedito in cui Fellini, Pavarotti, Craxi, Fidel Castro hanno allungato un sorriso,

un dito, una mano. Allora tutti d’accordo? Il primo Oscar del cattivo gusto estivo va alla mano. Morta però.

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Abaccaro@corriere.it

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