Corriere della Sera - Io Donna

Alessandra Miletto

Ha reso la fotogenica Valle d’aosta protagonis­ta, con le produzioni della serie tv Rocco Schiavone e del film Le otto montagne. Ma la direttrice della Film Commission Vallée d ’Aoste ha una passione vintage: il cinema muto

- Di Stefania Bonacina © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Rocco Le otto

ore 7.15

«Bevo un’enorme tazza di caffè americano con pane tostato e burro di arachidi e poi esco nei prati intono alla mia casa di La Salle, Courmayeur, con Janis Joplin: l’ho adottata da un allevatore - musicista - che ha battezzato tutti i suoi cani con nomi di rocker!».

ore 9

«Raggiungo in auto l’ufficio di Aosta e verifico l’agenda con il mio braccio destro, Monica. Quando iniziai a collaborar­e con Film Commission, dieci anni fa, mi fu subito chiaro che per rendere appetibile un territorio così piccolo, fragile e connotato come quello valdostano non fosse sufficient­e un sistema, per quanto premiante e ben congegnato, di soli finanziame­nti. Mi sono attivata per creare un network istituzion­ale e di protocolli condivisi coi comuni e rendere la Valle d’aosta più “cinema-friendly”. Mi sono concentrat­a sulle attività di formazione per offrire alle produzioni tutte le profession­alità in loco, dagli artisti alle maestranze. Stiamo cogliendo i primi frutti: uno dei film (Lo Combat) che è stato presentato in concorso alla 25° Festival del Gran Paradiso, che chiude domenica 7, è diretto da Gaël Truc, un giovane valdostano che abbiamo fatto crescere noi. Per ripopolare la montagna è prioritari­o offrire ai giovani delle alternativ­e al settore turistico».

ore 12.30

«Se non sono al seguito di una troupe, un’attività che ci assorbe completame­nte e che ho molto praticato nella mia esperienza come location manager, consumo un pasto frugale alla scrivania guardando un film o una serie. Mi sta piacendo molto After Life di e con Ricky Gervais, su Netflix».

ore 14.30

«Da cinefila quale sono, collaboro spesso alla selezione e alla promozione delle rassegne cinematogr­afiche che si organizzan­o sul territorio. In questi giorni mi divido tra il Cervino Cinemounta­in, il festival delle “Terre Alte” (Valtournan­che 6-13 agosto), e la rassegna di film muti musicati dal vivo Strade del Cinema (Aosta, fino al 10 agosto). Il cinema muto è una mia grande passione, cui ho dedicato la tesi di laurea. Viaggio spesso. Per lavoro frequento tutti i maggiori festival di cinema internazio­nali. L’emozione della proiezione a Cannes di Le otto montagne, diretto da Felix van Groeningen e Charlotte Vandermeer­sch, è stata indescrivi­bile. Lo sento un po’ come un figlio, mio e della Valle d’aosta, la co-protagonis­ta di un film che trovo, sapendo di essere di parte, molto ben fatto. Amo l’atmosfera che si respira a Venezia e a Berlino, città che mi piace esplorare nei ritagli di tempo, e vado sempre con piacere dai colleghi sardi di Crêuza de Mä, il festival delle colonne sonore».

ore 19

«L’alternativ­a ai picchi di mondanità è lo starmene a casa col mio compagno; cuciniamo insieme, coi prodotti dell’orto di mio papà, o guardiamo un classico».

ore 23.30

«Mi preparo una tisana e vado a letto a leggere, sto finendo la bellissima Trilogia di Holt di Kent Haruf. Mi addormento sempre “di botto”, ma raramente prima dell’una».

 ?? ?? Alessandra Miletto (Torino,
1967) è la direttrice della Film Commission Vallée d’aoste, l’istituzion­e regionale fondata nel 2011 per potenziare il settore cinematogr­afico e audiovisiv­o (filmcommis­sion.vda.it) che ha sostenuto, tra molte altre, le produzioni della serie tv Schiavone e del film montagne, premiato dalla Giuria del Festival di Cannes 2022.
Si è laureta in Storia e Critica del Cinema alla facoltà di Lettere e Filosofia di Torino: «Ai miei tempi, non c’erano alternativ­e più pratiche per chi, come me, ha sempre saputo di voler lavorare nell’affascinan­te mondo del “dietro le quinte” delle produzioni cinematogr­afiche».
Alessandra Miletto (Torino, 1967) è la direttrice della Film Commission Vallée d’aoste, l’istituzion­e regionale fondata nel 2011 per potenziare il settore cinematogr­afico e audiovisiv­o (filmcommis­sion.vda.it) che ha sostenuto, tra molte altre, le produzioni della serie tv Schiavone e del film montagne, premiato dalla Giuria del Festival di Cannes 2022. Si è laureta in Storia e Critica del Cinema alla facoltà di Lettere e Filosofia di Torino: «Ai miei tempi, non c’erano alternativ­e più pratiche per chi, come me, ha sempre saputo di voler lavorare nell’affascinan­te mondo del “dietro le quinte” delle produzioni cinematogr­afiche».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy