Corriere della Sera - Io Donna
Più europei con Erasmus
Valeria Prezzemolo
docente di Lettere e referente di Erasmus+ all ’IIS Majorana di Palermo.
«La nostra scuola ha un’utenza mista: abbiamo studenti dello Zen e di S. Lorenzo, quartieri di forte fragilità sociale, ma non siamo lontani dalla celebre spiaggia di Mondello. Siamo entrati nel programma Erasmus+ per aprirci a una dimensione europea e permettere di viaggiare a molti ragazzi che non sono mai usciti da Palermo. Li selezioniamo sulla base dei voti e con un colloquio motivazionale; a parità di punteggio entra chi ha l’isee più basso.
Siamo gemellati con una scuola di Alicante: ogni anno 10 nostri studenti si trasferiscono per un trimestre in Spagna, vivono in famiglie selezionate - chiediamo le foto delle case - dove ci sono studenti di un istituto superiore con indirizzi simili ai nostri, e frequentano le lezioni. Il trimestre successivo si fa lo scambio, con i ragazzi spagnoli che vengono da noi. Prima della partenza, i nostri fanno un corso intensivo di spagnolo all’istituto Cervantes. In pochissimo tempo, e lo dico per esperienza, scatta una molla e arrivano grandi risultati. Gli studenti tornano con competenze anche personali - arricchite, una nuova luce negli occhi e tanta curiosità. Tra gli 80 che hanno partecipato fino a oggi, considerato lo stop di un anno causa Covid, ce ne sono tanti che ormai fanno l’università, qualcuno studia all’estero, altri hanno replicato l’esperienza di Erasmus. Sono giovani curiosi, maturi, con una forte consapevolezza della loro identità europea».