Corriere della Sera - Io Donna

Dentista a casa dei più fragili

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Nel labirinto di calli, canali e ponti a Venezia i residenti disabili rischiano di rinunciare alle cure apparentem­ente meno urgenti, come quelle per i denti, che costringon­o a ripetuti viavai con le idroambula­nze (i motoscafi per il trasporto dei malati).

Per venire incontro ai pazienti che non camminano e allettati l’ulss 3 Serenissim­a, l’azienda sanitaria veneziana, ha istituito il dentista a domicilio. Ogni mercoledì, per 8 ore, l’itinerario dell’odontoiatr­a, con cartina in mano (perché il gps non sempre funziona), si snoda in un incastro di visite tra le isole e la terraferma.

Fino a sei pazienti alla volta. «Offriamo una prima visita di prevenzion­e e un servizio per l’impianto di protesi, che richiede 4-5 appuntamen­ti per le impronte e le prove - spiega Michele Franzinell­i, direttore dell’unità complessa di odontostom­atologia e chirurgia maxillofac­ciale dell’azienda -. Ripristina­re l’intera dentatura significa restituire la corretta masticazio­ne, sorrisi e vita sociale. Lavorando in un ambiente non protetto non si fanno altri interventi invasivi». In 5 mesi di sperimenta­zione «abbiamo assistito una ventina di pazienti, molti over 70, e tra quelli che non camminano già in carico all’ulss a cui serve una protesi ce ne sono un centinaio. Col passaparol­a ce ne aspettiamo altri - dice Franzinell­i -. Solo il costo del materiale del manufatto è a carico del cittadino che può chiedere tuttavia un rimborso al Comune». Si prenota chiamando la segreteria di odontostom­atologia dell’ospedale Civile.

C. Daina

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