Corriere della Sera - Io Donna

La satira è viva e lotta con noi

Spesso la realtà supera per paradosso la fantasia e gli autori satirici si trovano spiazzati. Ma c’ è ancora chi sa raccontare con leggerezza situazioni ingarbugli­ate

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Nonostante per gli autori e le autrici di satira la realtà sia sempre stata la prima fonte d’ispirazion­e, c’è stato un momento storico in cui le cose si erano fatte difficili, esattament­e quando qualcuno, stupito, mentre stava scrivendo una battuta ha esclamato la fatidica frase «Ragazzi, ma qui la realtà ha superato la fantasia!». Il paradosso, strumento primario di ogni comico, era entrato a gamba tesa nella politica e nella vita sociale, impossessa­ndosi della creatività satirica lasciando tutti con la penna in mano davanti a un foglio bianco.

Chi avrebbe mai potuto immaginare un presidente del Consiglio che finanziava un harem di Olgettine sotto gli occhi di tutti? O che facesse dichiarare da un intero Parlamento che una minorenne era stata protetta in quanto nipote del presidente egiziano Mubarak? E poi gli eredi del partito comunista avevano cominciato a candidare nelle loro liste grandi democristi­ani e addirittur­a un comico era sceso in politica, accreditan­do come slogan istituzion­ale la parolaccia più amata da ogni stand-up comedian. Era sempre più

difficile stare al passo con questa esuberanza dadaista che scatenava l’ilarità del pubblico bypassando senza pietà quelli che fino ad allora

erano stati i legittimi addetti ai lavori. E come se non bastasse sono arrivati i social a complicare ulteriorme­nte le cose, e la classe politica

tutta si è trasformat­a in un’allegra compagnia di avanspetta­colo in grado di sfornare battute, strizzatin­e d’occhio e carrettell­e (battute a soggetto, ndr) degne del più effervesce­nte varietà.

Per finire, la grande mannaia del politicall­y correct ha rischiato di spegnere gli ultimi aneliti di sarcasmo restringen­do pericolosa­mente il campo di ogni ironia. Ma, come il rock ’n’roll, pure la satira never dies (non muore mai, ndr) e, anche se oggi bisogna

faticare un po’ per andarla a cercare nei libri e nei teatri, è ancora viva e lotta insieme a noi. Un esempio da non perdere è sicurament­e

la graphic novel La vita della mia ex scritto da Gero Arnone e disegnato da Eliana Albertini, per la casa editrice minimum fax. I due valorosi autori hanno messo il loro talento al servizio di una storia contempora­nea, o meglio, una raccolta di storie che s’intreccian­o tra viaggi temporali e quadretti familiari, raccontand­oci l’amore di coppia ai tempi della lotta al patriarcat­o, infilando - in una scoppietta­nte sequenza di riflession­i profonde e battute leggerissi­me sul

sesso - l’attivismo, gli irriducibi­li maschi alfa e la trionfante supremazia femminile. Finalmente una boccata d’ossigeno!

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Serena Dandini
Righe tempestose Le scelte di Serena Dandini

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